Il designatore Uefa, Pierluigi Collina, ha parlato ai microfoni di Sky Sport in occasione della Supercoppa Europea “Inter-Atletico Madrid”.

Convince l’esperimento sui giudici di linea?

Sicuramente ha dato dei risultati molto buoni l’anno scorso in Europa League, al punto che la Fifa e la Ifab hanno deciso di concedere la continuazione della sperimentazione ancora in Europa League, in Champions League e questa sera nella Supercoppa.

Perché il giudice di linea e non una telecamera o una fotocellula sul palo o nel pallone? Sono state presentate tante ipotesi, come mai questa scelta?

Questa è una decisione che ha preso l’Ifab, per cui gli arbitri mettono in pratica quello che viene deciso da chi delibera in termini di regolamento. La decisione è stata quella di seguire la via umana, noi cercheremo con quattro occhi in più, con due arbitri in più, di cercare di integrare quello che vede l’arbitro, affinchè vengano minimizzati gli errori.

Cambia qualcosa rispetto all’arbitro?

L’obiettivo principale è quello di coprire le aree di rigore, perché è nell’area di rigore che si verificano le situazioni più importanti, dove devono essere prese le decisioni più importanti. L’obiettivo di questi due ufficiali aggiuntivi è quello di controllare soprattutto le aree di rigore, integrando quello che vede l’arbitro. Dovranno cercare di vedere dove l’arbitro non sta guardando. Provate a pensare in un calcio di punizione o in un calcio d’angolo il numero di coppie di giocatori che sono all’interno dell’area di rigore. Per voi televisione è molto facile farle vedere, avete sette telecamere personalizzate, potete scegliere l’immagine che rende meglio l’idea di quello che è successo. Ecco, cerchiamo di seguire questa strada dando all’arbitro altri due occhi da un’angolazione diversa, perché magari integrino quello che l’arbitro può vedere.

Sono stati utilizzati anche durante i play-off di Champions League: che bilancio avete fatto?

Noi avevamo già il bilancio dell’Europa League dell’anno scorso, per cui un numero di gare sicuramente superiore. Per il bilancio, basta citare le immagini del calcio di rigore dato in Werder Brema-Sampdoria: l’arbitro l’ha concesso unicamente perché era in una posizione, grazie all’arbitro di porta, per vederlo bene, posizione in cui non avrebbe mai potuto essere se non avesse avuto l’arbitro di porta.