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  • Moviola in campo in Italia dal 2016/17
Moviola in campo in Italia dal 2016/17

Moviola in campo in Italia dal 2016/17

La FIGC selezionata dall’IFAB per testare il sistema ‘Video Assistant Referees’. Lo si legge sul sito della FIGC: la Federcalcio italiana è stata selezionata insieme ad altre federazioni per testare il sistema VAR (Video Assistant Referees), così come deciso in occasione dell’assemblea annuale dell’IFAB lo scorso 5 marzo. 
Nella riunione di venerdì 8 aprile, convocata a Londra dall’organismo internazionale competente per la modifica delle regole del gioco con l’obiettivo di illustrare il progetto e per avere le conferme alla sperimentazione dalle associazioni nazionali, la Federcalcio ha ribadito ancora una volta il proprio interesse. A tal proposito, il presidente Carlo Tavecchio ha indetto una riunione informativa con la Lega di Serie A, la Lega B e l’AIA per il prossimo 21 aprile, così da trasferire tutte le richieste tecnico-operative necessarie all’avvio della sperimentazione già dalla prossima stagione sportiva. Lo scopo è giungere alla prossima riunione, in programma nel mese di maggio, con la formalizzazione dell’impegno a sperimentare secondo l’unico protocollo redatto dall’IFAB di concerto con la FIFA. Il progetto presentato alle federazioni prevede due fasi, la prima ‘offline’ nella stagione 2016/2017 e la seconda ‘live’ probabilmente durante la stagione 2017/2018.  

TAVECCHIO - “Siamo stati tra i primi sostenitori dell’utilizzo della tecnologia in campo – afferma Tavecchio – e riteniamo di avere tutti i requisiti per offrire il nostro contributo a questa importante sperimentazione. Nel rispetto della fluidità del gioco e della centralità dell’arbitro, anche nel calcio l’innovazione migliorerà tutto il sistema, come ha già dimostrato la positiva adozione della Goal line technology”. 

INFANTINO - Il presidente della Fifa, Gianni Infantino ha dichiarato a Fox Sports: "Siamo stati in grado di concentrarci sulle questioni del calcio, con alcune importanti decisioni in termini di Ifab come quella di partire con i test per la video-assistenza arbitrale. Questo è un argomento che credo sia sul tavolo sin da quando la televisione esiste, più o meno. Non è una cosa facile ma è importante, ne discuteremo e troveremo la giusta soluzione. I primi 45 giorni sono stati molto emozionanti, molto belli ovviamente. Ho incontrato tantissime persone che vogliono partecipare, fare qualcosa per il calcio. Molta gente ama il calcio nel mondo. In questi 45 giorni ho anche viaggiato tanto, sono stato in parecchi Paesi dell'Africa, in Sudamerica. Ora sono negli Usa e andrò in Asia. Tante associazioni, persone normali, politici, partners commerciali, emittenti, tutti vogliono fare qualcosa, vedono una nuova possibilità, una nuova sfida per andare avanti. Insomma, mi sento molto più forte dopo questi primi 45 giorni. Blatter non mi ha dato consigli, mi ha fatto le congratulazioni per la mia elezione. Mondiale da 32 a 40 squadre? Uno dei motivi è l'esperienza che ho avuto nella Uefa, con l'aumento del numero di finaliste nei campionati Europei che quest'anno passeranno da 16 a 24". 

SERIE B - La Lega B è pronta, dopo la decisione da parte dell'Ifab di selezionare la Figc, insieme ad altre Federazioni, per testare la Video Assistant Referees. "Da oltre due anni - sottolinea una nota - la seconda Lega professionistica italiana si è fatta parte attiva presso la Federazione nel promuovere l'inevitabile convergenza fra calcio e tecnologia, ponendo l'innovazione quale supporto necessario e attivo delle decisioni arbitrali, allargando il perimetro di servizio anche alla giustizia sportiva, agli staff tecnici e medici, in un'ottica di efficenza e di trasparenza del sistema. Adesso è giunto finalmente il momento di costruire un'agenda federale, alla quale vogliamo dare il nostro supporto, per realizzare cio' che si aspettano anche i nostri appassionati: modernizzare il calcio senza snaturarlo, rendendolo sempre più oggettivo e comprensibile. La Lega B, su mandato dei 22 club associati, è pronta a collaborare per elaborare un progetto 'figlio non solo della stretta attualità, ma anche della consapevolezza di quanto sia pericoloso chiudersi rispetto alla tecnologia, promuovendo un suo utilizzo equilibrato e rispettoso delle nostre caratteristiche e peculiarità sportive come già rappresentato più volte dal presidente Abodi al numero uno della Figc Tavecchio. Tradotto: tecnologia a supporto dell'arbitro non solo attraverso la Goal line technology, che fornisce risposte certe rispetto a un numero limitato di episodi, ma anche con altre opzioni che forniscano soluzioni a un numero superiore di casi: dal fallo dentro/fuori l'area, al gioco violento non rilevato, fino alla simulazione". 

 

 


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