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Moviola out| Viva la Rai!

Moviola out| Viva la Rai!

Viva la Rai. Per una volta lo slogan è d’obbligo. Lasciateci esclamare un ‘finalmente!’ che speriamo venga seguito anche da altre Tv.
Mamma Rai, infatti, ha deciso di spegnere la moviola, goduria dei tifosi che possono arrabbiarsi con tutti tranne che con la loro squadra, goduria degli allenatori-presidenti-giocatori che da quest’anno, almeno sulla Tv nazionale, non potranno recriminare più di tanto.


Altro che Blatter! La vera rivoluzione sta qui. Quando tutti chiedono tecnologia in Hd per snaturare il gioco più bello (ed antico) del mondo, qualcuno si sveglia e decide che è ora di tornare a quanto si faceva quando le Tv non erano così impertinenti. Ovvero la cosa più semplice: guardarsi la partita senza troppe polemiche. Accettare gli sbagli del proprio attaccante così come quelli dell’avversario e soprattutto dell’arbitro.

Sembrava utopia, ci voleva la "Cassazione" per decidere. Il direttore di Rai Sport, Eugenio De Paoli, conferma che si vuole arrivare a spiegare il calcio attraverso la tecnica e la tattica. “Noi non ignoreremo i fatti - spiega De Paoli all'Ansa -. Tanto che è in arrivo un accordo in esclusiva con l'associazione italiana arbitri per istituire la Cassazione, un organismo che analizzerà e spiegherà, regolamento alla mano, tre casi controversi per turno di campionato individuati da noi della Rai”.

Parlando con mister Gudolin tra un allenamento e l’altro si conveniva che una volta staccare la spina d’estate era più che mai salutare. Oggi le Tv, i media in generale, sono talmente avidi di notizie che il calcio viene amplificato all’ennesima potenza, perdendone i contorni e distorcendolo fino a farlo divenire quello che non è.

La Rai per una volta spegne uno strumento di tortura, che forse è amato più dai giornalisti che da tutti gli altri. Gli stessi giornalisti che ne chiedono l’introduzione anche in campo e, forse, gli stessi che se ne pentirebbero perché non avrebbero più polemiche lunghe una settimana (o anche più).
Ora vediamo chi seguirà questa rivoluzione. Blatter se lo sapesse ne sarebbe compiaciuto ma molti, temiamo, storceranno il naso. Di che cosa parlare se non si può polemizzare?

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