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    Muller: un nuovo caso Bosman

    Nuova scossa nel mondo del calcio. Vent'anni dopo la sentenza Bosman, c'è il rischio di una nuova svolta: in Germania, una sentenza del giudice del lavoro Ruth Lippa ha dato ragione all'ex portiere del Mainz, Heinz Müller (classe '78), che pretendeva dalla società tedesca il rinnovo a tempo indeterminato, dopo essere rimasto svincolato dallo scorso luglio. 

    LA SENTENZA - Ieri è arrivata la sentenza del giudice del lavoro Ruth Lippa, riguardo la richiesta di Muller (foto calcioblog.it) di ottenere dal Mainz un contratto a tempo indeterminato: gli sportivi vanno considerati come tutti gli altri lavoratori, e hanno quindi diritto, dopo due anni di lavoro, a un contratto a tempo indeterminato. Non è quindi da considerarsi valida la scadenza del contratto. Il proprietario del Mainz e vice presidente della DFB, Harald Strutz, ha dichiarato (come riportato dalla Gazzetta dello Sport): "Questa sentenza è unica nel suo genere. Tutti i processi del passato hanno portato a verdetti opposti. Faremo ricorso: se ci dovessero dare torto il calcio subirebbe una svolta epocale, paragonabile a quella voluta da Bosman. Le società dovrebbero pagare lo stipendio a decine e decine di giocatori fino alla pensione". L’avvocato del Mainz, Christoph Schickhardt, ha spiegato: "Il calcio non è paragonabile agli altri lavori. Gli sportivi non sono in grado di offrire le stesse prestazioni lavorative per così tanti anni. Inevitabilmente vanno incontro a cali fisici. La giudice non ne ha tenuto conto. Per me è chiaro: questa sentenza non ha senso, anche perché non si può creare un precedente del genere".

     

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