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  • Naldo, Cabrera, Hauce, Vecino: alla scoperta dei nuovi talenti - parte 1

    Naldo, Cabrera, Hauce, Vecino: alla scoperta dei nuovi talenti - parte 1

    • Mauro F. Giorgio
    Come era lecito attendersi, gli ultimi giorni di questa finestra di mercato hanno regalato alla Serie A un sostanzioso gruppo di giovani talenti che andranno decisamente a rinfocolare l’interesse di tifosi e appassionati su un campionato che, dopo il 31 agosto, aveva lasciato molto amaro in bocca con la perdita di numerosi nomi importanti. Passiamo dunque in rassegna società per società al fine di conoscere meglio il profilo di questa rinnovata generazione di fenomeni.
     
    Bologna. Edinaldo Gomes Pereira, detto semplicemente Naldo, da non confondersi con il pari ruolo del Wolfsburg, arriva dal Granada (leggi: Udinese, prelevato per il dopo-Benatia) in prestito. Non più giovanissimo, classe ’88, ex Gremio, Cruzeiro, Ponte Preta, è un centrale difensivo brasiliano di notevole stazza atletica dotato di invidiabile senso della posizione, indifferentemente impiegato in linea a 3 o 4, particolarmente sfruttato nelle situazioni offensive a palla ferma per la sua capacità nel colpo di testa. Anche Lazaros Christodoulopoulos tanto giovane non lo è più, date le sue 26 primavere. Proviene dal Panathinaikos (ex Paok Salonicco), è un centrocampista avanzato con spiccata propensione offensiva, tantoché lo si è impiegato come esterno preferibilmente sinistro. Dotato di grande velocità e buon dribbling, non è il rimpiazzo di Acquafresca proprio perché non è un centravanti puro. Conta 7 presenze in nazionale: un po’ pochino.
     
    Cagliari. Matìas Julio Cabrera Acevedo, uruguaiano di Montevideo classe 1986, è stato acquistato a titolo definitivo per 1,5 milioni di euro dal Nacional dopo l’impressione positiva fornita da José Herrera, vecchia conoscenza del Cagliari Calcio. Regista per natura e trequartista per necessità, è comunque l’uomo d’ordine del centrocampo, proprio quello che serviva a Pulga e López.
     
    Catania. Edgar Junior Ҫani è nato a Tirana ma è cresciuto a Città della Pieve, classe ’89 ed ex presenza fissa della serie cadetta, avendo militato in squadre quali Pescara, Ascoli, Modena, Padova, Piacenza, Modena. Acquistato dal Palermo non è stato mai impiegato, l’anno scorso ha fatto invece benissimo nell’Ekstraklasa col Polonia Varsavia: 31 presenze e 11 reti. E’ un classico centravanti da area di rigore che predilige il gioco aereo, visti i suoi 192 cm. Norbert Gyömber, difensore centrale slovacco classe ’92 arriva dal Dukla Banská Bystrica e vi rimane fino a luglio. Un po’ legnoso nei movimenti, non agilissimo, ma ha buon senso della posizione, ricorda lievemente Ranocchia quando da giovanissimo non usciva troppo dall’area di rigore. 9 presenze nell’Under 21 slovacca.
     
    Chievo. Gabriel Agustín Hauche, soprannominato in patria “El demonio” più per fisiognomica che per peculiarità calcistiche, è un centrocampista argentino molto avanzato o una seconda punta, se si prefersice, che può agire anche sulle fasce. Non rimarchevole il suo score: nelle ultime cinque stagioni al Racing Club ha collezionato solo 15 goal, però è un giocatore di quantità e qualità che al Chievo può tornare molto utile.
     
    Fiorentina. Matías Vecino Falero da Canelones, Uruguay, 22 anni. In attesa di ottenere il passaporto italiano (avendo origini molisane) rimarrà nel Nacional fino a luglio, data in cui sarà possibile tesserarlo come giocatore comunitario. Vecino è un centrocampista con spiccate doti di regia e di geometrizzazione in fase offensiva, spesso il tecnico Marcelo Gallardo lo utilizza come seconda punta. Assistman col fiuto del goal dal luminoso futuro. Rafał Wolski, dopo Kovačic, sulla carta è il miglior acquisto effettuato in questa sessione di mercato, ma considerando il fatto che è stato acquistato dal Legia Varsavia per soli 2,2 milioni più bonus, possiamo considerarlo il vero affare di gennaio perché questo ventenne polacco rappresenta un autentico gioiello del centrocampo essendo un trequartista puro di rara abilità tecnica e con una visione di gioco superbamente matura e Montella è l’allenatore giusto al momento giusto. Premio future-boy ex-aequo con Kovačic.

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