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  • Napoli, Bigon: 'Per lo Scudetto siamo in 5-6 squadre'

    Napoli, Bigon: 'Per lo Scudetto siamo in 5-6 squadre'

    Ai microfoni di Sky Sport HD, nel pre partita del San Psolo, il Direttore Sportivo del Napoli Riccardo Bigon.

     

     

    Ha il coraggio di pronunciare la parola scudetto?

    Non è una questione di coraggio, la parola scudetto non è una maledizione, ma è semplicemente un obiettivo che, però, è alla portata di almeno cinque o sei squadre, ma solo una vincerà. Perciò, ha poco senso sbandierarlo, dato che, come avete visto, la Roma era partita in sordina, con un progetto nuovo, e dopo sette partite si ritrova con 21 punti, a dimostrazione del fatto che quest’anno sarà un campionato molto equilibrato e, per fortuna, ancora molto lungo.

     

    Dopo la sconfitta con l’Arsenal, Benitez ha detto che giocatori come Higuain sono insostituibili; è per questo che, forse, in estate avevate cercato anche Jackson Martinez?

    Avevamo fatto dei pensieri prima di arrivare a Higuain e il suo acquisto ha, ovviamente, cambiato i nostri equilibri nella squadra, perché siamo riusciti a prendere un top player e, quindi, pensiamo che sulla base del resto della rosa, della squadra che siamo riusciti a creare, ci siano gli uomini giusti ai posti giusti, con i giusti equilibri anche nello spogliatoio.

     

    Un giocatore che deve ancora sbloccarsi è Martens

    Abbiamo fiducia in lui, soprattutto per come lavora, per il professionista che è, per le qualità che indubbiamente gli vediamo. Pagato tanti milioni, insomma è relativo, perché i numeri che escono sui giornali sono sempre un buon 20, 30% in più, ma questo, come si sa sempre, il calciatore è pagato poco quando fa molto bene, è pagato tantissimo quando fa male. Dipende, poi, dalla risposta che darà il campo. Se oggi Benitez ha deciso di farlo scendere in campo titolare, vuol dire che l’ha visto bene in allenamento durante la settimana.

     

    Avete in mente di acquistare un difensore molto rapido?

    Certamente, il difensore più è veloce meglio è, perciò, è ovvio che si cerca sempre di trovare dei difensori che abbiano, oltre alla prestanza fisica e, quindi, la bravura nel gioco aereo, anche l’impatto atletico. Non è poi cosi facile rinvenire sul mercato calciatori con queste caratteristiche, perché di Thiago Silva e similari ce ne sono pochi. Però, penso anche che per il tipo di gioco che facciamo adesso, quella caratteristica di grande esplosività, aggressività, forse, sia un po’ meno indispensabile. Al momento siamo soddisfatti della rosa che abbiamo, poi, quello che si farà, andando avanti, lo vedremo.

    Vi siete sentiti con la Roma per il discorso della prossima partita, se giocarla a Roma oppure a Napoli?

    Si, ci siamo sentiti quando è stato posto il problema, manifestando entrambe l’intenzione di restare a giocare esattamente dove diceva il calendario ma, in questo caso, non sono decisioni che spettano ai club. Quando c’è di mezzo l’ordine pubblico e l’autorità del prefetto, è ovvio che nessuna società privata può esprimere pareri vincolanti. A noi piacerebbe giocare dove diceva il calendario, però, staremo a vedere.

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