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  • Napoli, c'era una volta Hamsik: con Benitez è diventato uno dei tanti

    Napoli, c'era una volta Hamsik: con Benitez è diventato uno dei tanti

    • Giovanni Scotto
    Tanta strada per arrivare a questo punto. Poi la strada si trasforma in un dirupo. Il terreno solido si trasforma in aria. E poi più niente. O quasi. Marek Hamsik ha conquistato con fatica e duro lavoro la fascia di capitano sul braccio. Nel mentre lo status di “napoletano adottivo” con tanto di cittadinanza quasi onoraria.

    UN GRAN BEL FILM - Un bellissimo film quello di Marek Hamsik, a Napoli da otto anni e simbolo della squadra azzurra. Napoletano di Slovacchia, che ha preso il posto di Cannavaro come baluardo di una maglia che seppur vestita di jeans rimane quella azzurra. Ieri al San Paolo ha sfidato chi lo ha lanciato in Serie A, lo “zio” Edy Reja che da subito lo ha fatto diventare un perno di questa squadra. Passi da gigante e crescita continua, sublimata con l’arrivo di Mazzarri e numeri da calciatore al top. Quotazioni fantastiche e persino la corte serrata del Milan nel 2011, quando Berlusconi ancora poteva permettersi qualche folia. Mai e poi mai, perché “Marekiaro” da Napoli non si è mosso. E mai lo farà: per due semplici motivi. De Laurentiis non vuole mollarlo e lui non ci pensa neanche ad andare via. Già, lasciare il Golfo nonostante... Benitez.

    CON UN BRUTTO FINALE - La bella favola si è bruscamente interrotta con l’arrivo dello spagnolo. Hamsik è diventato prima un giocatore “normale”, poi è entrato man mano in un anonimato sempre più preoccupante. Da irrinunciabile super azzurro, elemento cardine e simbolo della squadra, a oggetto quasi misterioso. Giocatore qualunque, messo in panchina e sostituito una volta dopo l’altra. Una lunga crisi coincisa con l’arrivo di Benitez, ma anche qualche lampo. Però senza continuità anche per un grande giocatore come Hamsik diventa difficile ritrovare l’equilibrio. Lui fa buon viso a cattivo gioco, senza fare una polemica. E forse è più corrucciato il viso di patron De Laurentiis, che ha visto depauperato un valore della società. La quotazione di Hamsik qualche anno fa ha superato i 25 milioni di euro: chiede re al Milan che lo sondò più di una volta quando Berlusconi ancora poteva investire. E oggi quanto vale il capitano azzurro? Poco, sicuramente quanto un giocatore che vuole rivalutarsi tornando a essere protagonista. Ma nel ciclo Benitez Hamsik è stato svalutato e forse anche sfiduciato. Resterà Rafa? Lo slovacco aspetta più di tutti di saperlo: ma una cosa è certa. Lui a lasciare Napoli non ci pensa neanche.
     

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