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  • Napoli, che aspetti? Le big spaventano, super Mertens va blindato in fretta

    Napoli, che aspetti? Le big spaventano, super Mertens va blindato in fretta

    • Giovanni Scotto
    Falso nueve? Altro che. Dries Mertens è un "nove" verissimo, eccome. Prodezze da centravanti. Gol su gol. Sette in due partite, senza contare gli assist. Tripletta al Cagliari, poker al Torino. Il belga è scatenato, sta dimostrando di aver imparato benissimo a fare il centravanti. Merito anche di Sarri. Un super Mertens allora, eppure il suo contratto scade nel 2018.

    LA FIRMA - Che aspetta il Napoli? Si parla del rinnovo ormai da mesi. Già all'epoca degli Europei, quindi lo scorso giugno, il prolungamento del contratto di Mertens sembrava cosa fatta. Il cambio di procuratore del giocatore ha rallentato le operazioni, ma di mesi ne sono passati troppi. Anche di recente voci di una firma imminente si erano sparse, ma quando mancano pochi giorni alla fine dell'anno non ci sono novità. Quando rinnoverà Mertens allora? De Laurentiis deve muoversi, quanto meno a mettere nero su bianco. Se, come sembra, l'intesa sul rinnovo già c'è (Mertens a Napoli si trova benissimo) meglio sancire il tutto con le firme. Perché con queste prodezze i pericoli sono in agguato e qualche "big" potrebbe mettere gli occhi sul folletto Dries.

    CHE IMPRESA - Il belga merita il rinnovo: col Torino ha realizzato un'impresa che, in ottant'anni di storia della società azzurra, era riuscita soltanto ad altri quattro calciatori in una partita di Serie A. L'ultimo Beppe Savoldi, esattamente 39 anni fa: in un altro 18 dicembre, del 1977, in Napoli-Foggia. In precedenza, invece, c'era riuscito Vinicio, nella partita contro il Palermo del 9 giugno 1955. E andando ancor più indietro, il primo ad aver segnato quattro gol in una partita di campionato era stato Jeppson, il 27 settembre del 1953 contro l'Atalanta. Dries Mertens tra i grandi della storia azzurra, tra i quattro capaci di segnate un poker in una partita di Serie A. In Europa League, invece, c'era riuscito Cavani, contro il Dnipro nel 2012.

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