Il Napoli dei precari:| Quanto vale il loro orgoglio?
In una Italia di eterni precari, un allenatore di calcio fa rivivere il mito del posto fisso. È tuo, nessuno te lo porterà via. Il sistema Mazzarri è ribadito stasera, centesima gara Uefa del Napoli. Dividere i giocatori in due squadre, i titolari in campionato e le riserve in Europa League, non è la scelta di una sera, ma un metodo di lavoro che deciderà le sorti di una stagione.
Non va criticata subito, né elogiata al buio. Ma analizzata: è carica di significati. E definisce meglio la figura di Walter Mazzarri, un allenatore che vuol vincere qualcosa di importante. Il contratto in scadenza a giugno gli dà fretta. Scelta coraggiosa. Netta.
Fa sapere al club, alla squadra e ai tifosi, non solo ai rivali su entrambi i fronti, che il suo Napoli punta al campionato. Il contrario dell'anno scorso. Se i titolari rischiano di essere appagati, vediamo al contrario quant'orgoglio e voglia di emergere covano i giovani. I precari fanno sempre simpatia: luci sul San Paolo, andiamo.
(La Repubblica - Edizione Napoli)