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  • Napoli, dopo la Juve il rinnovo di Sarri

    Napoli, dopo la Juve il rinnovo di Sarri

    • Giovanni Scotto

    Prima la Juventus, poi il rinnovo. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e l'allenatore Maurizio Sarri sono già d'accordo. L'opzione per il rinnovo del contratto dell'allenatore scade ad aprile, ma il presidente azzurro vuole fare l'annuncio prima. Il lavoro di Sarri va ovviamente premiato, e a dire la verità si teme anche che una possibile girandola di allenatori (magari innescata da un addio di Allegri alla Juventus) possa coinvolgere anche Sarri, che è schizzato al vertice degli allenatori più seguiti d'Europa.

    I SOLDI - Meglio star tranquilli allora, e blindare l'allenatore che sta portando il Napoli in cima alla classifica ormai da diverse settimane. C'è la reciproca volontà di continuare, e su questo non ci sono dubbi: ma ci sono due aspetti, non irrilevanti, da sistemare. Il primo riguarda l'ingaggio di Sarri, che oggi non arriva neanche al milione. L'allenatore ex Empoli si aspetta un adeguamento, di certo non marginale. Difficile immaginare le cifre ma non è azzardato pensare che Sarri potrebbe chiedere un aumento importante, sicuramente ben oltre il milione di euro. Anche in questo caso l'ingaggio di Sarri sarebbe estremamente inferiore a quelli di Mazzarri e Benitez (due milioni il primo, oltre tre milioni per lo spagnolo) per cui De Laurentiis non ha esitato a svenarsi.

    LA DURATA - Per questo motivo il patron azzurro dovrebbe essere ben disposto nell'accontentare il toscano, che ovviamente ha dalla sua il pieno supporto di ambiente e critica: in sostanza Sarri merita quei soldi, e forse anche di più. Ma un altro aspetto riguarda la durata del contratto. Ad oggi quello di Sarri è impostato su queste clausole annuali che arrivano fino a cinque anni (compreso questo). Una formula non molto gradita a Sarri che vorrebbe un solido accordo pluriennale, anche per impostare un discorso di costruzione e crescita a lui caro. Idea che De Laurentiis dovrebbe sposare, in quanto l'accordo annuale era nato su una certa diffidenza della riuscita di Sarri in azzurro. Situazioni ormai cancellate dallo straordinario rendimento della squadra.

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