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  • Napoli, ecco quando rinnova Sarri

    Napoli, ecco quando rinnova Sarri

    • Giovanni Scotto
    Per Aurelio De Laurentiis i contratti contano fino a un certo punto. Anzi, se fosse per il presidente del Napoli neanche li terrebbe in considerazione. Ad esempio, una delle spade di Damocle che pende sulle società è il problema degli allenatori.

    IL “SEGRETO” DI AURELIO - Contratti pluriennali che pesano sulle casse dei club anche dopo la fine del rapporto di lavoro, come nell’esempio del classico esonero. L'esempio è l'Inter con Mazzarri: la società nerazzurra ha mandato via l'allenatore, ma ancora gli paga lo stipendio (oltre 3 milioni di euro) e dovrà farlo fin quando Mazzarri non chiederà la risoluzione o l’accordo scadrà per vie naturali. De Laurentiis aggira questo problema (gli esoneri non si possono mai completamente escludere anche se lui non è un mangia-allenatori) facendo una tipologia di contratto particolare, inaugurata con Benitez (che forse gliel’ha direttamente suggerita). Un accordo sulla parola di tre o cinque anni, ma nei fatti soltanto annuale. Poi un rinnovo a discrezione solo della società da completare entro il 30 aprile. In caso contrario la la clausola perde valore. Questo l’accordo fatto con Benitez (che pure aveva convenienza a non impegnarsi a lungo) e che De Laurentiis ha proposto anche a Sarri. “Lui ha un quinquennale che prolunghiamo di anno in anno”, ha spiegato il presidente.

    COME RAFA - In realtà sulla durata di cinque anni c’è solo un impegno morale, mentre per il rinnovo dovrà essere il presidente a muoversi. Se le cose proseguiranno così bene non ci saranno dubbi. Il presidente azzurro, però, aspetterà sicuramente il 2016. Per Benitez, ad esempio “rinnovò”, o meglio esercitò l’opzione nel mese di marzo. Con Sarri forse potrebbe farlo prima, ma comunque sarebbe un prolungamento annuale. Sempre che il presidente azzurro non cambierà idea e scelga di legarsi al suo allenatore. Un tecnico che senza svolta tattica (il cambio di modulo) avrebbe rischiato la panchina. De Laurentiis diede sei giornate di tempo a Sarri per sistemare le cose dopo la falsa partenza. L’ex Empoli ha capito l’antifona e ha rivisto modulo e tolto i giocatori fuori ruolo. Rimesso il Napoli a posto sono arrivati risultati ma soprattutto bel gioco. E così Sarri è pronto a conquistarsi Napoli e (ri)conquistarsi il prolungamento, che però arriverà soltanto nel nuovo anno...

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