Calciomercato.com

  • Napoli, ecco quanto vale la Champions League

    Napoli, ecco quanto vale la Champions League

    L'obiettivo del Napoli? La Champions. Lo dicono tutti: i tifosi, gli opinionisti, gli stessi giocatori azzurri. Ma, cos è la Champions? È, purtroppo e soprattutto, una vagonata di soldi. Nella stagione appena trascorsa, la massima competizione europea ha messo in piedi un giro d'affari (dati Uefa) da 746 milioni di euro. Così si giustifica perché sorge più di un sospetto a pensare che tutte le società hanno un disperato bisogno di entrare in Champions League, usando tutti i mezzi a loro disposizione. È un ginepraio che intreccia quotazioni in borsa, fair play finanziario e bilanci in rosso. Partiamo dall'assunto principale, che riportiamo, fedelmente, dal sito della Uefa. “Il 'pareggio di bilancio' - si legge dal portale uefa.com - diverrà pienamente operativo per le dichiarazioni finanziare legate al periodo che finirà nel 2012 e che verranno valutate durante la stagione di competizioni per club UEFA 2013/14. Da quella stagione in avanti, i club che non soddisferanno i requisiti necessari, sulla base dei bilanci delle due annate precedenti, potranno essere sanzionati. Il pareggio di bilancio prevede che un club non possa spendere più denaro di quanto ne guadagna”. Sono le ultime parole a mettere in allarme i club: già da questa stagione, provvedere ad una ricapitalizzazione dall'esterno esporrà il club ad una sanzione. Per intenderci, se Moratti versa di nuovo nelle casse dell'Inter i trecento e passa milioni elargiti poco meno di un anno fa, allora il club nerazzurro sarà multato dall'Uefa, sul campo e fuori. Per continuare a parlare con dati certi, attingiamo ancora ai fatti di casa-Inter. La vittoria in Champions League della scorsa stagione ha devoluto nei forzieri meneghini quasi 49 milioni solo in premi dall'Uefa, escludendo, tutto il capitolo biglietteria ed il marketing indotto. Praticamente, si tratta di raddoppiare quei 49 milioni per capire quanto ci ha guadagnato la formazione oggi allenata da Leonardo. La sola partecipazione alla Champions significa percepire dall'Uefa 7.1 milioni: ogni vittoria regala al club altri 800mila euro, un pareggio vale 400mila euro. Il passaggio agli ottavi è un assegno da tre milioni netti. Eppure, nel bilancio consultivo della scorsa stagione, l'Inter ha un buco di 69 milioni. Continuasse così, sarebbe un club da sanzione immediata. E lo stesso discorso vale per tutti gli altri club che lottano per andare in Champions con il Napoli. Partiamo dal Milan: la stagione appena passata si è chiusa con un passivo di 10 milioni, una netta diminuzione dei 69 dello scorso anno. Ma, le proiezioni per questa stagione, dopo anche gli acquisti (con relativi ingaggi) tra le due sessioni di mercato lasciano presupporre un passivo nuovanmente pesante. Passiamo alla Lazio. I biancocelesti hanno un bilancio piuttosto sano, con un rosso di due milioni, ma con una spada di Damocle che pende sul collo di Lotito: gli ammortamenti. Tanti giocatori sono stati acquistati con una formula che è quella del pagamento dilazionato nel tempo. Se il Napoli con Cavani ha fatto un affare, Lotito si trova un parco giocatori che avrà difficoltà anche a riposizionare sul mercato. Passiamo alla Juventus: come la Lazio, è quotata in borsa ed ha presentato una semestrale da Urlo di Munch: rosso da 39.5 milioni, una perdita nei ricavi del 29%, una stima che parla di bilanci da rifondare se non arrivano i contanti della Champions. L'ultimo club italiano quotato in borsa è la Roma, che, nonostante l'amministrazione controllata, ha presentato una perdita di 21.8 milioni e che senza danaro fresco sarà bloccata sul mercato. Cambierà poco se dovessero entrare gli americani: ricapitalizzazioni (repetita iuvant) non se ne fanno. Chiudiamo con l'Udinese: dalle finestre di mercato ha ricavato 19 milioni, andando in pari con i costi di gestione. Insomma, è l'unico club “sano” e già in linea con i parametri del fair play voluto da Platini e dalla Uefa. Ed il Napoli? L'unico club in attivo: questa stagione il più nel consultivo finanziario era di 343.686 euro. E negli ultimi quattro anni l'attivo è di 24 milioni e 600mila euro. In tempi di fair play finanziario, è più di uno scudetto.
     


    Altre Notizie