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  • Napoli, Gabbiadini: pochi minuti giocati e tante incertezze

    Napoli, Gabbiadini: pochi minuti giocati e tante incertezze

    • G.S.

    Quella che sembrava un'ipotesi sembra essere diventata una (triste) realtà: Manolo Gabbiadini non è indispensabile al Napoli, e in questi giorni l’ha realizzato, a quanto pare, anche la società. Non è una prima punta, e probabilmente gli manca il lavoro di copertura proprio dell’ala di un 4-3-3. Al di là di tutte le divagazioni tattiche, comunque, non è con l’azzurro addosso che avverrà quell’esplosione che ci si augurava. Né con Benitez né con Sarri, il giocatore ha avuto un minutaggio bastevole per dimostrare un valore mai messo in discussione. Un rebus, per i due tecnici, che hanno faticato anche a trovargli una collocazione idonea a quelle che sono le caratteristiche del giocatore. Per lo spagnolo era diventato una seconda punta, alle spalle di Higuain. Per Sarri ne era diventato il logico sostituto, pur non avendo l’impatto di un centravanti.

    Come si legge sul “Roma”, nonostante questi nodi, il Napoli ha voluto continuare a crederci. O quantomeno sperare in una quadratura, che permettesse al giocatore di affermarsi e alla società di trarne beneficio. Così De Laurentiis ha rifiutato a ripetizione le offerte che sono arrivate dalla Germania (Wolfsburg e Borussia Dortmund) e dall’Inghilterra (Stoke City). Proprio in Premier League, probabilmente, sarà il futuro del calciatore: l’Everton, infatti, l’ha individuato come profilo ideale a cui affidare le sorti del reparto offensivo. Prima dell’interessamento dei Toffies, Giuntoli voleva inserirlo in uno scambio con la Fiorentina per arrivare a Nikola Kalinic: la scelta della società è stata quella di trovare un attaccante già fine conoscitore del nostro campionato per avere gol sicuri nel corso del campionato.

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