Un, due, tre… cinquantasei. In tre stagioni. In novanta partite. Tutti d’un fiato, danzando sul prato, accarezzando la sfera, trasformando in oro ogni pallone, anche quello più sporco, impreciso, grezzo. Come si legge sul “Roma”, Gonzalo Higuain è l’artista la cui ispirazione non sa esaurirsi, il poeta che crea versi sempre nuovi, originali, belli da leggere ma stupendi da interpretare, con enfasi e profondo orgoglio.

Sembra perfetto ma non lo è, perché ogni domenica cresce e migliora, perfezionando quei numeri che raccontano del suo talento solo parzialmente, in modo freddo. Ma allora sfogliamoli, ugualmente, leggendo tra le righe i suoi progressi, la naturale abnegazione, la sfida nella sfida d’un argentino nella terra giusta, quasi promessa, ideale per esplodere. Definitivamente.