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  • Napoli, Jorginho: 'Pronti a stupire, la Juve non è favorita. Io il dopo Pirlo, a Ventura...'

    Napoli, Jorginho: 'Pronti a stupire, la Juve non è favorita. Io il dopo Pirlo, a Ventura...'

    Jorginho, centrocampista del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha raccontato sensazioni e obiettivi per la prossima stagione. Dal campionato al preliminare di Champions League: "Nizza avversario duro, perché avrà già nelle gambe un paio di giornate di campionato. Ma, per noi non ci saranno alternative, dobbiamo passare alla fase a gironi di Champions e basta. Sensazioni positive, dunque? Stiamo lavorando intensamente, Sarri cura tantissimo sia la parte tecnico-tattica sia quella fisico-mentale. Credo che siamo vicini alla migliore condizione".

    CHIAVE CENTROCAMPO - "Quando un giocatore avverte la fiducia dell’allenatore e dei propri compagni, allora vuol dire che ha raggiunto un grado di maturità importante, e questo mi gratifica parecchio. Colmare il vuoto lasciato da Pirlo? Ora si, mi piacerebbe. Ma in me hanno creduto in pochi. Mandorlini, per esempio, mi ha aiutato abbastanza, mentre Sarri mi ha completato, è stato bravo a sapermi alleggerire il peso delle responsabilità. Con Benitez, invece, ho avuto delle difficoltà, soprattutto nel secondo anno, quando decise di cambiare il modo di giocare, ma non il modulo, imponendo che il pallone si lanciasse sulle seconde punte. La mia, però, è un’osservazione non un’accusa. Io leader vero, se mi pesa? Assolutamente no. Non mi sento presuntuoso se dico di sentirmi tale anche se in questa squadra tutti hanno la loro importanza. Oltre al gioco, di mio ci metto pure l’allegria, perché sono uno che pensa sempre positivo".

    NAZIONALE - "Ritorno? Questo è un argomento che preferirei non affrontare, non voglio commentarlo. Quando ti rendi conto di certe cose, allora è meglio concentrarsi sul lavoro e lasciar perdere. Pentito di aver scelto la nazionalità italiana a quella brasiliana? Non lo so, ma so che non condivido le scelte di Ventura, a volte neanche le capisco. In certi momenti mi pare che si voglia negare l’evidenza, non saprei cos’altro dire".

    SERIE A - "Emozione per il ritorno a Verona? Sempre. È una città che mi ha accolto bene, mi ha aiutato a maturare. Mi dispiace che tra le due tifoserie ci sia tanta rivalità. Lì ho tanti amici che dinanzi alla tv tifano per me. Tornarci mi fa sempre piacere. Sogno scudetto, se siamo vicini? Sarà il campionato più complicato degli ultimi anni e, per questo, avvincente. La Juventus non sarà la favorita come nelle ultime stagioni, perché noi e la Roma abbiano accorciato le distanze, mentre il mercato di Inter e Milan le impone tra le favorite. Insomma, non penso che ci saranno distacchi abissali tra la capolista e le altre, così com’è avvenuto in passato, ci sarà maggiore equilibrio. Stessa squadra, maggiore entusiasmo? La forza del gruppo è notevole, c’è grande intesa nello spogliatoio. Insieme alla qualità dei giocatori abbiamo anche un allenatore super, la mentalità di Sarri ci ha cambiato e migliorato del tutto. Non ho dubbi: il Napoli che verrà, vedrete che saprà stupire".

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