La grande sfida e' dietro l'angolo e cresce l'attesa per il braccio di ferro scudetto fra Napoli e Juventus. Se i partenopei vorranno riaprire la contesa, venerdì sera al San Paolo dovranno avere la meglio sulla Juve capolista, riducendo così il gap in classifica a 3 punti. Per l'occasione De Laurentiis ha addirittura speso 200 mila euro per rizzollare il terreno di gioco, finito nelle scorse settimane nel mirino delle critiche di giocatori e allenatori per le condizioni indegne e, a loro dire, lesive per i giocatori più tecnici. Nonostante i problemi ambientali, gli uomini di Walter Mazzarri arrivano alla partita dell'anno con il fiato un po' corto frutto di 3 pareggi consecutivi in campionato e due brucianti sconfitte contro il Viktoria Plzen in Europa League. Cavani non segna da oltre 500 minuti, anche se i tifosi del Napoli sperano in una sua resurrezione quando più conta, visto il Matador ha già bucato i bianconeri per sei volte in carriera. Meglio di lui Hamsik e Pandev, con 7 reti a testa. I due che probabilmente costituiranno il resto del tridente azzurro, per contrastare il quale Antonio Conte spera di recuperare i muscoli e l'esperienza di Giorgio Chiellini, fuori per infortunio dallo scorso dicembre.

Sarebbe un recupero importante per la Juventus visto che con il Chiello, Bonucci e Barzagli, la Vecchia Signora si è dimostrata pressoché impenetrabile davanti a Buffon, avendo perso solo una volta in dieci partite, contro l'Inter allo Juventus Stadium, e subendo solo 6 reti di cui 3 nella sola partita con in nerazzurri. Davanti invece Conte potrebbe insistere sul talento in miniatura di Giovinco, dato in pole position su Matri, un po' per le qualità tecniche e un po' perché il tecnico vuole ribadire la sua autorità sulle scelte contrapponendola ai fischi riservati dai tifosi bianconeri all'ex Parma. Al netto degli impegni europei, per la Juve si tratta di match point scudetto, ma il Napoli ha zolle e sogni nuovi per riportare in auge i fasti dei gloriosi anni ottanta.