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  • Napoli, l'ex Montervino: 'Il nuovo Hamsik è lui'
Napoli, l'ex Montervino: 'Il nuovo Hamsik è lui'

Napoli, l'ex Montervino: 'Il nuovo Hamsik è lui'

  • G.S.

All’età di 22 anni Piotr Zielinski ha le idee chiare: vuole diventare uno forte, molto forte, e ci sta (già) riuscendo per davvero. In mediana fa ciò che vuole senza neppure sudare. È talmente elegante che in ogni giocata mai arranca ed anzi quasi danza sul pallone: lo sposta da un piede all’altro, lo orienta disorientando gli altri, prima di spaccare metà la difesa inserendosi laddove in pochi avrebbero il coraggio d’infilarsi. Della sua infinita classe, orientata al futuro, parla volentieri Francesco Montervino, l’ex di turno che della stessa squadra è stato centrocampista generoso oltre che fiero capitano, simbolo della rinascita, collante tra passato e presente.

Zielinski è nato nel 1994: come fa ad essere già così forte? “Non mi sorprende, lo conoscevo già bene, l’ho ammirato in tantissime partite. Ero convinto potesse imporsi, ma non così velocemente – ha detto al quotidiano Roma - ecco, sono stupito solo di una sola: la sua capacità nell’inserirsi subito non solo nei meccanismi di gioco di Sarri, che già conosceva, ma nella testa di una squadra che gioca insieme da anni. E poi non era facile entrare subito nel cuore dei tifosi”.

Pregi e difetti di questo polacco che subito si è preso il posto da titolare?

“È un giocatore forte, ha una tecnica individuale sopraffina, usa indifferentemente il destro e il sinistro, ha fisicità, è bravo ad inserirsi senza palla. A volte “gigioneggia” un po’ troppo col pallone ma a 22 anni è anche concesso perdersi nella superficialità: è questa la differenza tra un campione ed un giocatore forte, ma Zielinski, per l’età che ha, ha tutto per diventare un centrocampista importante”. Importante come? “Pur avendo caratteristiche differenti, lui può diventare il nuovo Hamsik. Non ha la stessa capacità d’inserimento e non è ancora così bravo nella scelta della giocata giusta da fare ma, come Marek, calcia bene con entrambi i piedi, è più bravo ad offendere che a difendere e non ha grandissima interdizione”.


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