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  • Napoli, la 'battaglia' per riportare a casa i nazionali
Napoli, la 'battaglia' per riportare a casa i nazionali

Napoli, la 'battaglia' per riportare a casa i nazionali

  • Giovanni Scotto

Il generale è solo e soltanto lui: Aurelio De Laurentiis. I suoi ufficiali si sono chiamati Mazzarri, poi Benitez. Ora c'è Maurizio Sarri. L'ordine, impartito e assimilato al meglio, è uno solo: riportare a casa quei ragazzi. A (quasi) ogni costo.

I RIENTRI - E se possibile non farli partire neanche. Sono i nazionali. La sola idea manda De Laurentiis su tutte le furie. Non sfruttare le soste, anzi, farle diventare un sovraccarico di lavoro con due partite, di cui alcune amichevoli. Energia e tempo tolta al campionato, dal suo punto di vista sicuramente egoistico. E allora ogni scusa è buona: il minimo infortunio, o anche un semplice problema fisico. Consiglia ai suoi giocatori di fermarsi con la massima cautela. E se proprio il fisico gira alla perfezione, si cerca l'accordo per farli rientrare prima. Ed anzi, quando è possibile si cerca di evitarne la partenza. Maurizio Sarri, che fino ad ora in carriera ha avuto poco a che fare con queste situazioni, ha subito fatto sue le idee del presidente. "Regole assurde, da cambiare. Ditelo alla Fifa", ha detto Sarri. Anche lui maledice le soste, e aspetta a braccia aperte i suoi giocatori.

AURELIO ORDINA - E fino ad ora le cose stanno andando bene: Hamsik rientra domani, in accordo col la Slovacchia. Per lui soltanto un'amichevole giocata. L'altra no su richiesta del Napoli. E stesso discorso per Hysaj con l'Albania. Entrambi devono essere pronti per il Verona, e Sarri ringrazia. Poi le dolenti note: Mertens si è fermato per infortunio, forse una ricaduta per un problema già avuto, ma è stato fermato per precauzione. Tornerà anche lui domani e si valuteranno le condizioni. Per ora è in dubbio. Lo sarebbe anche Higuain, che ha rimediato una botta al piede. Anche lui fermo per cautela col Napoli vigile e attento, ma il problema potrebbe essere molto meno grave del previsto e quindi il Pipita giocherà la prossima amichevole, anche se il Napoli spera di no.

IL CASO INSIGNE - E poi c'è Insigne: in questo caso il problema è un po più serio. Nella precedente sosta a ottobre l'attaccante tornò a Napoli per un problema al ginocchio. Una scelta che seppur condivisa con la Federazione non deve essere piaciuta al ct Conte, che oltre a lanciare numerose frecciate non lo ha convocato in questo attuale raduno. Anzi si parla perfino di Europeo a rischio. Eppure il Napoli ha ritenuto di fare la cosa opportuna, con il suo attaccante non al meglio e quindi a rischio per il campionato. La ricerca dell'equilibrio e quell'ansia per gli infortuni e per la fatica. Ma bisogna evitare tensioni con le federazioni e anche accontentare i giocatori. Intanto Sarri si gode qualche rientro e pregusta un rush fino a Natale col suo Napoli possibilmente con meno infortuni possibile.

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