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  • Napoli, San Paolo a De Laurentiis: ennesimo bluff! Il patron azzurro è infuriato
Napoli, San Paolo a De Laurentiis: ennesimo bluff! Il patron azzurro è infuriato

Napoli, San Paolo a De Laurentiis: ennesimo bluff! Il patron azzurro è infuriato

  • Giovanni Scotto

Come si temeva, la questione stadio San Paolo si è rivelata l'ennesimo fumo negli occhi. Ieri l'incontro per la tanto annunciata cessione (o gestione) dell'impianto di Fuorigrotta al Napoli di De Laurentiis, ma di risolutivo non c'è stato proprio nulla. Il risultato è che non cambierà proprio niente, almeno per un anno. Tutto rimandato alla fantomatica legge sugli stadi, che è parcheggiata da anni in Senato e non si sa quando e se andrà in vigore. Uno scenario desolante, ma anche deludente per i tifosi, che si aspettavano di avere in pochi anni un San Paolo rinnovato.

Solo chiacchiere, ma la colpa non è del presidente De Laurentiis. Anzi, ieri il patron azzurro ha sbottato per l'ennesima volta, minacciando di nuovo De Magistris di portare il Napoli a Caserta. La convenzione attualmente in essere scade a giugno 2014, e fino ad allora non accadrà nulla. Positivo il commento di De Laurentiis al termine dell’incontro: 'È andato benissimo', ha detto di corsa. Ma le scintille non sono mancate e come si legge sul 'Roma' c’è chi racconta di un presidente inferocito con il sindaco Luigi de Magistris per la questione della transazione sulla partita dei debiti-crediti. 'Mi hanno preso in giro – avrebbe detto il patròn azzurro a quanto riferiscono alcuni consiglieri -. Il sindaco mi aveva fatto capire che bastasse parlare con lui per la transazione e lo stadio, invece adesso scopro che a decidere è il consiglio comunale'.

De Laurentiis avrebbe accusato il sindaco di essersi rimangiato tutto. 'Abbiamo perso due anni a discutere dello Stadio a Ponticelli', avrebbe detto il presidente, che a quanto pare non si fiderebbe più della parola di de Magistris, per questo motivo adesso chiede di trattare direttamente con il consiglio comunale. Tutto è nelle mani della nuova legge, che venendo approvata prolungherebbe automaticamente la concessione e getterebbe le basi per la vendita dell'impianto, cosa che però non vede il favore del consiglio. Senza contare che questa legge potrebbe essere approvata tra poche settimane, ma anche tra alcuni anni.

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