Napoli: Se solo Walter sapesse dire “ho sbagliato”
Napoli-Bologna, un anno dopo. Dodici mesi fa, o giù di lì, fu l’esordio di Walter Mazzarri sulla panchina azzurra. Arrivò con la sua camicia bianca, mise Datolo titolare e giocammo un primo tempo da dimenticare che finimmo sotto 1-0 con gol di Adailton. Nella ripresa il pareggio di Quagliarella in mischia e poi, a dieci minuti dalla fine, il biglietto da visita del tecnico toscano: fuori Campagnaro, dentro Pià. Quante gliene dissi. La squadra non c’era più, Zalayeta in contropiede mise Di Vaio da solo davanti a De Sanctis e il bomber incredibilmente gli tirò addosso. Subito dopo calciò a lato un’altra occasione. Io pensai: quest’allenatore è pazzo. Mo perdiamo. E invece nel recupero Lavezzi andò sul fondo tirò una mazzata in mezzo e Maggio mise il piede. Due a uno. Dal baratro alla rinascita.
Non so, io l’ho odiato quando ha venduto Quagliarella (perché l’ha venduto lui), però devo ammettere che i fatti gli stanno dando ragione. E’ terzo in classifica e sta vincendo la scommessa con Lavezzi. E, oltretutto, ha fatto acquistare al Napoli quello che finora può essere considerato il colpo più azzeccato del calciomercato, Edinson Cavani. Che dire? Il bilancio è più che positivo. Se imparasse a dire ho sbagliato, invece di fare come Fonzie… Ma non si può avere tutto dalla vita.