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  • Napoli: Reina può essere solo il primo a lasciare, ma il futuro resta azzurro

    Napoli: Reina può essere solo il primo a lasciare, ma il futuro resta azzurro

    • Andrea Sereni
    Non è stato un fulmine a ciel sereno. Non è stata una sorpresa, perché che Reina non rinnovasse lo si era capito da tempo. Troppa distanza tra la richiesta dello spagnolo e la proposta di De Laurentiis, e non si parla di differenza economica, bensì di durata del possibile nuovo accordo. Un addio che è oramai molto vicino a essere certo: ieri Pepe ha effettuato le visite mediche per poter firmare con il Milan

    TANA LIBERA TUTTI? - Una partenza che fa paura al popolo napoletano. La sensazione, il timore di un esodo di massa al termine della stagione è presente. Il gruppo alla fine dell’ultimo campionato ha stretto un patto, un giuramento: rimaniamo qui, tutti, per un’altra annata e puntiamo al bersaglio grosso, diamo cuore e anima per arrivare al sogno scudetto. Un anno, dodici mesi come un unico corpo. Arriverà però giugno e, a prescindere dal tricolore, può innescarsi il valzer delle partenze. Reina ha di fatto aperto le danze, ma potrebbe essere solo il primo pezzo del puzzle a venir via. Koulibaly è a oggi uno dei migliori difensori nel panorama europeo: forza strabordante, fisicità intimorente, velocità, abilità nell’impostare l’azione, marcatore eccellente. Per lui in Premier farebbero follie. Jorginho è nel mirino del Manchester United, che saluterà Carrick prossimo al ritiro. E infine Mertens, il folletto belga protagonista della rivoluzione tattica di Sarri: nel suo contratto è presente una clausola rescissoria valida solo per l’estero e, nonostante lo splendido rapporto con la piazza, non è utopistico ipotizzarne l'addio, anzi. 

    NUOVI ALFIERI - Quindi, smobilitazione? Non è detto. La prima garanzia è rappresentata da Maurizio Sarri. Il tecnico toscano sembra sempre più vicino alla permanenza all’ombra del Vesuvio. Lui è il fulcro del progetto, la trave portante. Poi la programmazione societaria. Negli anni è stata creata una base tecnica anche per il futuro: in mediana Zielinski, Rog e Diawara sono tre manifesti di quel che potrà ancora essere. Ma non sono gli unici: Milik, se finalmente verrà liberato dal giogo degli infortuni, rappresenterà un nuovo acquisto. Lui che fu preso in origine come sostituto del core ingrato Higuain. Ounas e Machach sono poi le speranze, fari che possono illuminarsi da un momento all’altro.
    Di materiale tecnico ce ne è già, ma De Laurentiis non rimarrà fermo. L’ingrato compito di sostituire Reina spetterà con ogni probabilità a Bernd Leno, nazionale tedesco del Bayer Leverkusen classe ’92. Da anni se ne parla come uno dei migliori prospetti in circolazione, sarebbe un gran colpo. Torreira è un altro nome caldo, bollente in casa azzurra. L’accordo con l’entourage del giocatore c’è già per un quinquennale a 1,5 milioni a salire, con la Sampdoria si può trattare la clausola rescissoria (25 milioni). In attacco invece, oltre al sicuro arrivo di Inglese, bloccato lo scorso agosto, e accantonato l’insicuro Verdi, il grande sogno si chiama Federico Chiesa. Operazione complessa: per la Fiorentina è la nuova bandiera, il giocatore su cui incentrare il nuovo ciclo. Da mesi Giuntoli lavora sottotraccia per sgretolare il muro viola, che giorno dopo giorno diventa più friabile: può crollare da qui a giugno. 

    CONTINUITA' - Questa è la parola chiave: il Napoli non finirà il 20 maggio, il Crotone non sarà l’ultimo avversario. A prescindere dall’esito dell’avvincente duello con la Juventus, la ruota continuerà a girare. La squadra farà ancora brillare gli occhi ai suoi tifosi, pronta a una nuova battaglia, seppur con portabandiera diversi. 

    @andreasereni90

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