Polemiche e veleni, lacrime e tenerezza nel vedere il volto provato di Gonzalo Higuain, l’ultimo ad arrendersi prima di una sconfitta che sancisce - ufficiosamente - la fine della corsa scudetto. Il tre a uno di Udine cancella i sogni della squadra e dei tifosi, avviliti per l’amaro ed inatteso epilogo: “Due espulsioni, due rigori contro, ammonizioni scientifiche e falli decisi a tavolino, la serie A è un’associazione a delinquere comandata da signori la cui divisa da carcerati rende bene l’idea della loro onestà e integrità morale”.

Niente ottimismo, ma tanta delusione: da Alessio Caropreso a Guido Merolla: “Abbiamo giocato malissimo, o meglio, possiamo dire che non abbiamo giocato proprio. Due rigori netti, un errore madornale di Gabriel che ha pareggiato il doppio miracolo sul secondo rigore. Koulibaly che meritava un secondo giallo, tiri in porta del Napoli 1. Non era giornata. Unica verità è che l’Udinese regala partite a molte squadre ma con noi fa sempre la partita della vita”.