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  • Napoli, Vargas:| Ora piace a Mazzarri e vuole restare

    Napoli, Vargas:| Ora piace a Mazzarri e vuole restare

    La società potrebbe decidere di non cederlo in prestito e di bloccare il mercato.
    Vargas fuori dal tunnel: ora piace a Mazzarri e vuole restare.
    Il ragazzo del gol perduto forse ha ritrovato la sua strada. Ora Edu Vargas va di fretta. Dieci mesi tristi trascorsi a Napoli, finalmente qualche buon segnale di riscossa. Rinato non lo è ancora l’ex enfant prodige dell’Universidad del Chile, pescato in Sudamerica e portato alla corte di Mazzarri lo scorso gennaio strappandolo a mezza Europa a suon di milioni di dollari. Un flop, fino ad adesso. Un oggetto misterioso, nonostante la fiducia che tante volte la società gli ha mostrato. Ma dopo la prova confortante in Europa League, è arrivata quella altrettanto positiva nella serata di Cagliari. Due indizi, si dice, fanno una prova. Mazzarri lo rincuora nel dopo-gara, lo riempi di elogi, prova a coccolarlo nonostante il digiuno in serie A dove non ha mai segnato. Vargas c’è.


    O almeno così sembra. Il lampo della svolta nella gara di Europa League. È proprio da lì, da quel Aik-Napoli, Edu Vargas è tornato a sentirsi Turboman. All’Is Arenas, in venti minuti ha spinto al massimo: prima una palla dentro l’area, poi un colpo di testa sotto-porta con il salvataggio sulla linea di Pisano due minuti dopo il suo ingresso al campo. E nel finale Agazzi deve distendersi in scivolata per negargli la gioia del primo sigillo personale.

    È all’ottava presenze in questo campionato, mai una volta da titolare. Sempre in panchina, poi tanti cambi. La gara di Cagliari consegna a Mazzarri un ragazzo nuovo. Sarà poco per gli altri, e pochissimo se rapportato alla carriera di uno che i gol li ha sempre fatti quando giocava nel suo Paese (è stato vice Pallone d’oro alle spalle di Neymar nel 2011), ma queste prestazioni confortanti cominciano a dar coraggio a Edu, a fargli comprendere che questa allergia alla serie A è forse ingiustificata.

    Perché si fa presto a mettere in fila le parole, i propositi e le buone intenzioni: un calciatore, per essere tale, se lo deve sentire. Ecco, per Vargas, dopo un autunno di grandi sacrifici e la mannaia della cessione che ogni volta incombe su di lui, pare che qualcosa stia cambiando. Nella testa, oltre che nelle gambe. Il ragazzo del gol perduto deve però andare ancora più di fretta: gennaio è alle porta e il Napoli ha da tempo la tentazione di darlo via. Magari al Torino. O proprio al Cagliari. I suoi progressi potrebbero far cambiare idea al club azzurro, però. Lui vuole restare. L’uscita dal tunnel sembra davvero questione di poco. Magari solo di un gol.


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