Calciomercato.com

  • Napolimania 2013: l'anno della rinascita è targato Benitez

    Napolimania 2013: l'anno della rinascita è targato Benitez

    Un 2013 agli sgoccioli, il 2014 alle porte. L'anno solare del Napoli è stato vissuto tra poderosi cambiamenti e risultati nel complesso positivi. Tra addi e arrivi il nuovo ciclo è cominciato. Via Mazzarri e Cavani, De Laurentiis si è rimboccato le maniche e ha subito posto le basi per rilanciare la sua creatura. Benitez e Higuain per ripartire, ma soprattutto un progetto tattico nuovo e che porterà (o dovrebbe farlo) la squadra azzurra ad offrire sempre un calcio propositivo e spettacolare. Le difficoltà non sono mancate, a partire dalla difesa a quattro, un po' croce e delizia della seconda parte dell'anno. Ma l'ordine di Benitez è chiaro: andare avanti con fiducia, perseverando sul modulo che lui considera vincente, il 4-2-3-1.

    Il migliore: In un 2013 che si divide in due, ossia col pre e col post Mazzarri è difficile premiare il migliore. Senz'altro, nonostante alcuni risultati discutibili, l'avvento di Rafa Benitez è il simbolo del nuovo corso. Il Napoli è a dieci punti dal primato e già fuori dalla Champions, ma ha tre punti in più rispetto allo scorso anno. Soprattutto, lo spagnolo ha portato una forte dote umana: i tifosi lo adorano e ne apprezzano la cultura e la sensibilità nei confronti della cultura partenopea. Sì, in attesa che il suo Napoli decolli il migliore è sicuramente lui.  

    Il peggiore: Benitez è entrato nei cuori dei tifosi facilmente, anche perché questi erano provati dal polemico addio di Walter Mazzarri. L'allenatore toscano non ha mai stabilito un vero rapporto umano con i tifosi e la città, proprio il contrario di quanto sta facendo Benitez. Stimato senza dubbio, grazie alla dedizione al lavoro e ai risultati, ma Walter è poco amato. Anzi, quasi nessuno lo trova simpatico. Tuttavia non ci sarebbero stati problemi se l'allenatore avesse gestito meglio il suo addio, parlando chiaramente ed evitando di tergiversare fino all'ultimo, quando diceva di non sapere ancora che fare. In realtà aveva un accordo in tasca con l'Inter, poi puntualmente ratificato e annunciato ancor prima che il Napoli trovasse il suo sostituto. 

    La sorpresa: I tifosi del Napoli sono sicuramente abituati ad essere delusi dal mercato. Non sempre gli acquisti hanno funzionato, in particolare quelli stranieri. Uno di questi, José Maria Callejon, sembrava un potenziale oggetto misterioso. Ruolo indefinito, una carriera in Spagna non certo entusiasmante. E invece l'attaccante spagnolo si è messo in evidenza in questa ultima parte dell'anno, con nove gol in campionato, uno in Champions, e una classe sopraffina. Sta facendo talmente bene che qualcuno lo considera perfino più importante di Hamsik nell'economia di gioco, forse questo qualcuno è anche Benitez.

    La delusione: Morgan De Sanctis si era auto-eletto leader del Napoli di Mazzarri. Ma appena gli è stato detto che il posto da titolare doveva conquistarlo, e con lo sfondo di un imprecisato rinnovo annuale con opzione per il secondo, il portiere abruzzese ha puntato i piedi e chiesto la cessione. La Roma gli offrì due anni di contratto e posto da titolare, e lui non ci ha pensato due volte. Ruffiano coi tifosi azzurri, sempre apparentemente impeccabile nel rapporto con il popolo azzurro, ma si è messo in evidenza per le sue esultanze con la maglia della Roma, anche contro il Napoli, e per parole poco gradite da ex. Un ragazzo intelligente, che sa come ammaliare i tifosi, ma anche deluderli: e forse proprio per questo ora non viene più ricordato con simpatia.  

    Altre Notizie