Forse finalmente l'abbiamo trovata: ok, la coppia è giusta. Nonostante le difficoltà di una partita tirata e molto fisica, Behrami e Inler hanno contrastato, quasi da soli, il folto centrocampo della Sampdoria di Ciro Ferrara (talvolta composto anche da cinque elementi). Un bel mix di energia, irruenza e forza (Behrami) e di testa, piedi buoni e sangue freddo (Inler). In particolare era l'ex Udinese sotto i riflettori, come ormai avviene da diverso tempo. Con il suo compagno di reparto che si occupava degli scontri fisici, Gokhan è riuscito a contenere gli avversari con un buon pressing senza palla, e quando riceveva la sfera l'ha smistata con agilità, dando il via all'azione che ha portato Hamsik appena dentro l'area di rigore, quando poi è stato atterrato da Gastaldello.

Un Inler in palla, finalmente, ma anche un Behrami eroico. A neanche mezz'ora del primo tempo una gomitata sul viso gli apre il sopracciglio: una brutta ferita, con tanto sangue, che richiede l'intervento del dottor De Nicola. Va detto che a quel punto della partita, stando alle cronache da bordo campo, Walter Mazzarri non sembrava molto contento della prestazione dello svizzero, che però stava giocando bene. Il suo infortunio, doloroso quanto fastidioso, ha richiesto un cambio di maglia perché sporca di sangue, ma si pensava che il centrocampista non potesse proseguire in quanto Mazzarri avrebbe 'approfittato' per mettere dentro Dzemaili, che nel frattempo si stava già riscaldando. Invece Behrami ha detto di poter continuare, e con un vistoso turbante ha giocato tutta la partita.

Anzi, nel secondo tempo il biondo mediano è apparso rinvigorito, e con la fasciatura fissata meglio è rientrato in campo nella ripresa ancora più determinato. Scontri fisici e verbali, nonché tanta grinta, per la sua ottima partita. Con Inler che sembra trovare giovamento al fianco dell'ex Fiorentina, il Napoli potrebbe finalmente aver trovato un equilibrio a centrocampo. Rischia di venire sacrificato Dzemaili, che però può sempre essere il sostituto di Hamsik, in attesa che El Kaddouri ritrovi la miglior condizione e si candidi anch'esso ad un posto in prima fila. Si sa, Inler non è una scheggia, ma quando ha la palla tra i piedi ha visione di gioco e sa smistare la sfera, facendo leva anche sul suo fisico poderoso. E senza dubbio la formazione azzurra ha bisogno del miglior Inler se vuole davvero arrivare fino in fondo nella corsa allo scudetto.