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  • Napolimania: Cavani, l'Ibra azzurro

    Napolimania: Cavani, l'Ibra azzurro

    • Francesca Fortunato

    Il re di Napoli adesso è lui: Edinson Cavani. I suoi gol hanno convinto tutti, e la città è impazzita. L'uruguayano ha conquistato il capoluogo campano facendo dimenticare il vecchio amore Quagliarella, ora addirittura 'odiato'. Cavani fa reparto da solo, come sottolineano gli addetti ai lavori, e la consacrazione è arrivata domenica, quando il suo ingresso in campo a Cesena ha completamente capovolto la partita. E' uno di quei giocatori in grado di risolvere gli incontri e cambiare le sorti di un match. E' l'Ibrahimovic azzurro. A Napoli è addirittura migliorato rispetto a quanto visto si era a Palermo; forse qualcuno si starà pentendo di averlo lasciato partire e qualche altro starà rimpiangendo di non aver messo sul piatto qualche 'milioncino' in più per aggiudicarselo. Insomma, è Cavanimania.

    Non sono solo l'ambiente e i compagni a dargli la spinta, ma anche la sua famiglia, la serenità, la sua consapevolezza di essere grande unita all'umiltà, a renderlo così speciale. Mai al centro di uno scandalo, è un esempio per tutti. Si è inserito immediatamente nel gruppo e con lui sembra che anche Lavezzi stia crescendo: ha più spazio e gioca meglio. Il rischio, naturalmente, è che la squadra diventi Cavani-dipendente, e definirlo un rischio è d'obbligo, visto che non potrà mai riuscire a giocare tutti i match o entrare sempre in corso d'opera (è un essere umano). E mentre i bambini riportano indietro gli zaini di Quagliarella (bisognerebbe mettere una pietra sopra a questa storia), il merchandising Cavani acquista valore. Anche una piccola calamita con la foto dell'uruguayano vale molto di più di una di un altro giocatore azzurro.

    I suoi gol valgono oro anche per lui: nel suo contratto ci sono dei bonus legati alle reti che realizzerà in serie A. Centomila euro in più se arriva a 20 gol e altri centomila se arriva a 30. Poi ci sono altri bonus personali legati al risultato finale della squadra: piazzamento in campionato, in coppa Italia ed Europa League. Potrebbe essere la volta buona anche per il ritorno di un 'napoletano' in vetta alla classifica dei capocannonieri. Cinque gol nelle prime cinque gare sono già un'impresa (era riuscito solo a Vinicio, Savoldi e Fonseca). Naturalmente è importante sottolineare come sia troppo presto per cantare vittoria, e sia necessario restare con i piedi per terra, sia per il bene del giocatore che di quello della squadra. Mettere troppe responsabilità sulle spalle del Matador potrebbe essere controproducente. Lasciamolo lavorare... 

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