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  • Napolimania:| Cavanizzali tutti!

    Napolimania:| Cavanizzali tutti!

    Cara Juventus, caro Milan: cosa si prova ad essere Cavanizzati? E' il Matador, uno degli adorati gioielli del popolo azzurro, che senza pietà punisce i campioni d'italia: segna al volo da ogni angolazione, correndo come un maratoneta, comparendo dal nulla in ogni posizione del campo, anche lontano dall'area di rigore. Eppure qualcuno aveva già sentenziato: 'Cavani non si ripeterà'. Come se i 33 gol della scorsa stagione fossero stati un caso, una fortuna, una coincidenza. Invece, la scelta del Napoli non è stata causale.

    L'aneddoto è gustoso: De Laurentiis, Mazzarri e Bigon chiamarono Cavani al telefono. Era l'estate del 2010, la punta allora al Palermo era a casa a Salto, in vacanza in Uruguay. 'Edinson, noi ti vogliamo prendere - al telefono ovviamente c'era Aurelio -, però devi giocare come prima punta, con Lavezzi e Hamsik, tu al centro. E' un ruolo un po' diverso, te la senti? Edi, ho qua il mister: mi dice che ti vuole mettere vicino alla porta, che ne dici?'. E Cavani non esitò a rispondere: 'Ma signor De Laurentiis, è quello che voglio. Io sono contento se gioco prima punta, a Palermo mi fanno giocare largo, io così non riesco a segnare'. 'Non preoccuparti, vieni da noi', chiuse De Laurentiis, e l'affare fu fatto.

    Allora perché si pensa che il Cavani-alieno che vediamo con la maglia del Napoli sia frutto solo di una bella coincidenza? Il Matador di triplette lo scorso anno ne ha segnate ben cinque: In poco più di un anno, da quando è approdato a Napoli, domenica è stata la quinta volta che l'attaccante uruguayano ha segnato tre reti nella stessa gara, dopo le triplette contro l'Utrecht in Europa League e quelle in campionato contro Juventus, Sampdoria e Lazio. Con i gol ai rossoneri, Cavani porta il suo bottino personale in serie A a 63 reti in 146 presenze, ovvero una rete ogni 173,5 minuti giocati, mentre con la maglia del Napoli le marcature sono 37 in 50 apparizioni. E siamo soltanto all'inizio.

    L'uruguaiano è un campione. Lo è perché è un grande innanzitutto fuori dal campo, con una bontà e gentilezza fuori dal comune. Ed è un campione perché in campo diventa una furia, senza pietà, senza riconoscenza per le maglie rossonere, bianconere, e si spera di tutte le colorazioni che la serie A offre. L'ultimo attaccante a segnare una tripletta al Milan fu un certo Gabriel Batistuta. L'ultimo che ne fece tre alla Juventus fu Antonio Careca. Non certo giocatori da quattro soldi: e ora Cavani si è inserito con prepotenza nell'idillio di questi cannonieri dai grandi numeri.

    E se qualcuno non gradisce paragoni coi campioni del passato, facciamoli con quelli del presente: Solo Mario Gomez e Cristiano Ronaldo hanno realizzato più triplette di Cavani nel 2011 tra i cinque maggiori campionati europei. E probabilmente oggi in Italia nessuna squadra ha un bomber come Cavani. Siamo solo alla seconda giornata, e il Matador ha già 'Cavanizzato' il Milan, più un omaggio al Manchester City. Che tocchi al Chievo, o alla Fiorentina, o a chissà quale avversario, non si sa: di sicuro c'è che il Napoli ha trovato il suo angelo custode. Il suo campione da coccolarsi e trattenere per sempre in azzurro.

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