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  • Napolimania: da Tokyo a Torino, Lupin decide sempre a favore di Margot

    Napolimania: da Tokyo a Torino, Lupin decide sempre a favore di Margot

    • C.M.
    C'era una volta la semifinale d'andata di Coppa Italia allo Juventus Stadium, strappata ieri dalla Juve al Napoli con un 3-1 già diventato famigerato. E c'era una volta anche l'infanzia: quando Lupin era soltanto un cartone animato che, con le sue rocambolesche avventure in giro per il mondo, da Tokyo a Parigi passando per Torino, faceva impazzire i bambini e anche i grandi. E poi, per finire, c'è ancora una volta l'imponderabile: il cartone animato applicato al calcio. Evvai con l'ennesimo episodio: niente rigore per Raul Zenigata, ma certo che è rigore su Margot. Parola di Lupin: incorreggibile, ineguagliabile. Capace di ribaltare la realtà con un giochino di abilità nello spazio di pochi secondi, ben coadiuvato, come si dice quando si parla di una terna a caso, da Jigen (senza sigaretta) e da Goemon. Un trio affiatatissimo. Che risate, per la Juve: sembra di tornare bambini. Applausi: the end. 

    POR-QUE' -  E qui, entra in gioco il mitico interrogativo di un mitico maestro della comunicazione: il cadenzato "por-qué" del grande José Mourinho. Por-qué? Perché la Juve, così bella e così forte, deve sempre godere del favore di Lupin? Incorreggibile: da Ronaldo ad Albiol. Ineguagliabile. Por-qué Margot deve sempre trarre vantaggio dal beneficio del dubbio? Ovvero: nel dubbio è sempre rigore a favore della Juve e mai contro. Basta un attimo, bastano pochi secondi a Lupin per trasformare un pericolo in un trionfo: il tempo di una corsa da una porta all'altra. Il tempo di sghignazzare in faccia a Raul Zenigata e di dare l'ennesimo bacino in pubblico a Margot. Per lei, del resto, Lupin ha un debole da sempre: sin da quando si chiamava Fujiko

    ZENIGATA E MARGOT - Anche la domanda seguente, a questo punto, diventa inquietante: ma non sarebbe stato meglio negare l'uno e anche l'altro? Cioè: non sarebbe stato meglio applicare lo stesso metro di giudizio sia su Raul Zenigata sia su Margot, evitando di innescare l'ennesima valanga di polemiche? Nell'ingiustizia sarebbe stata la scelta più giusta: ma, si sa, lei per Lupin è irresistibile. E d'accordo, si potrebbe anche obiettare che il Napoli nel secondo tempo sia sparito dal campo, ma vedersi negare prima e fischiare poi un rigore dubbio contro, nella stessa azione, spezzerebbe a chiunque le gambe e le ali. Proprio come accadde a Pechino, in Supercoppa, nel 2012: scorre il tempo e passano gli anni, ma per Lupin il fascino di Margot, la sua Signora, continua a essere magnetico. E il calcio, nel frattempo, diventa sempre più un cartone animato. 

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