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  • Napolimania:| Tutta la grinta di De Laurentiis

    Napolimania:| Tutta la grinta di De Laurentiis

    Che presidente, Aurelio De Laurentiis! Non sappiamo se il patron azzurro si ispiri in qualche modo a Silvio Berlusconi, ma in molte cose ricorda proprio l'ex presidente del Consiglio. Un personaggio che quando ci mette direttamente la faccia sa affascinare e convincere, o nella peggiore delle ipotesi riesce almeno a strappare un sorriso. Lo ha fatto nelle sue celebri sfuriate, o nelle sue uscite a sorpresa. Di sicuro c'è che quando Aurelio scende in campo per il suo Napoli qualcosa accade sempre. A sorpresa si è prodigato in un'arringa molto sentita nel processo di appello alla Corte Federale per il caso Gianello. Un intervento accorato, in cui il patron ha sottolineato i principi di passione e lealtà che muovono il suo progetto, sin da quando ha raccolto un Napoli fallito e scomparso dalla scena del calcio. Crea così un precedente: mai un presidente era entrato in un'aula di giustizia sportiva per difendere direttamente la sua squadra.

    Non è possibile sapere quanto e se ha inciso l'arringa, ma di sicuro l'alfiere del Napoli è lui: il vero leader, colui che pur essendo quasi sempre distante quando piomba in città fa sentire fortissima la sua presenza. De Laurentiis sembra aver inventato l'arte del sorriso, del famoso 'buon viso a cattivo gioco'. Non tutti sanno che il patron convive con una contestazione latente, alla quale risponde con comprensione e disponibilità, senza impantanarsi in 'guerre' coi tifosi. Forse ha capito dal 'nemico' Claudio Lotito cosa non fare quando una parte dei tifosi ti mette nel mirino. E lui dimostra che il Napoli non è solo un business, ponendosi di traverso in prima persona nelle questioni del club: non solo quelle pecunarie, ma anche quelle morali. Pur essendo romano De Laurentiis difende Napoli e il Napoli da tutto e tutti: quasi amorevole con tutti i suoi giocatori, comprensivo con i capricci dei loro procuratori. Ma da buon capofamiglia Aurelio sa anche picchiare il pugno sul tavolo e far sentire la sua voce.

    Ma il presidente non conosce rancore e non medita vendetta. Se 'sbrocca' o sbaglia chiede scusa. In privato e non in pubblico. Nell'interesse del suo Napoli è riuscito anche a tenere in piedi un rapporto con Mazzarri che umanamente non è mai decollato. A volte sarà anche retorico (come gli appuntamenti al cinema o le cene rituali), ma in fondo ai giocatori e ai tifosi piace la dimensione familiare che Aurelio vuole dare con ostinazione al suo Napoli. E anche quando si tratta di fare promesse, De Laurentiis non si tira indietro: 'Non ho mai deluso i tifosi', ha detto qualche giorno fa. E in fondo ha ragione. Ora lo aspetta un bivio delicato: dopo il trionfo su penalizzazione e squalifiche il patron deve trattenere sulla panchina Mazzarri e in campo Edinson Cavani. Non sappiamo se ci riuscirà, ma una sensazione confortante è che da qualsiasi situazione il presidente uscirà sempre vincitore, o quantomeno a testa alta.

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