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  • Napolimania, De Laurentiis con Sarri. I tifosi: 'Ora compra i campioni' VIDEO

    Napolimania, De Laurentiis con Sarri. I tifosi: 'Ora compra i campioni' VIDEO

    • Fabio Mandarini
    Ha ragione Sarri: la sensazione è che manchi davvero poco. Poco al salto di qualità definitivo. Poco a diventare grandi una volta per tutte. Poco per riuscire in un'impresa che ieri, per cinquanta minuti, il Napoli ha coltivato e sognato ad occhi aperti in Champions a furia di gran calcio con il Real Madrid. Tutto corretto, anzi correttissimo, ma ora è necessario che a quel poco pensino lui e De Laurentiis. Insieme. Mano nella mano: perché se da un lato il presidente deve fare un altro sforzo, dopo i tanti perpetrati e quasi mai riconosciuti, lo è altrettanto che il tecnico, maestro di calcio riconosciuto, cominci a mixare la storia con la geografia. Soprattutto in fase difensiva: perché si vince anche soffrendo come una provinciale. Come ha fatto Zidane: allenatore di fenomeni.

    LA CURA - E allora, c'era una volta un grande Napoli: quello che ha letteralmente aggredito e strapazzato il mito Madrid per 50 minuti. Fino al primo gol di Sergio Ramos, per la precisione: ennesima falla su calcio piazzato, e a difesa schierata, che gli azzurri hanno messo insieme in questa stagione. Ma perché? Perché la fase difensiva di questa squadra bellissima deve sistematicamente regalare qualcosa? E' successo anche ieri, e sebbene il Napoli non meritasse di andare sotto, è accaduto. E' non è un caso, no, è una specie di regola non scritta. Di legge al contrario: si fa così, sempre, e si prende gol. Due, addirittura, al cospetto di Ramos, il re dell'area di rigore riconosciuto in tutto il mondo. Punto primo: Sarri, bravissimo davvero nell'organizzazione della squadra, deve fare presto a curare questa ferita.   

    IL SALTO FINALE - Detto questo, parola alla società. E dunque a De Laurentiis: uno che nel Napoli ha investito tanto, tantissimo, chiudendo anche affari vantaggiosi in uscita tipo Cavani, Lavezzi e Higuain (ma tutti hanno voluto fortemente emigrare: basta dimenticarlo). Perfetto, non fa una piega: ma se Sarri ritiene che il Napoli sia davvero a un passo dal definitivo salto di qualità, beh, allora bisogna provare a completare il percorso. Niente cessioni e soltanto acquisti, questa volta. Niente leva e metti: soltanto il coronamento dell'opera. De Laurentiis ha ragione quando dice che spesso non gli viene riconosciuto il lavoro, ma ora il Napoli e lui stesso meritano di vincere. Insieme con Sarri e insieme con Insigne, Mertens, Hamsik e tutti gli altri. Il presidente e l'allenatore hanno messo insieme una squadra bella, bellissima, piena di giovani di talento e di coraggio: ed è un peccato, davvero un peccato, non completare questa missione in Italia innanzitutto, e poi anche in Europa. 

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