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  • Napolimania:| Inler, è la svolta?

    Napolimania:| Inler, è la svolta?

    Lo aveva detto Walter Gargano: 'Stiamo provando a fare qualcosa di diverso'. E probabilmente el Mota si riferiva al cambio tattico visto nella gara contro il Chievo. Niente di eclatante, ma la posizione di Marek Hamsik ha cambiato il centrocampo di Mazzarri e ha ridato nuova linfa a Gokhan Inler, che contro i veronesi si è mosso discretamente e ha dato segnali di ripresa. Mazzarri ha scelto un 3-5-2 più spiccato rispetto al solito. Marek Hamsik ha agito in posizione più arretrata del consueto, di una ventina di metri. Nonostante la propensione offensiva, lo slovacco si è mosso da terzo centrocampista vicino a Inler e Gargano.

    L’aggiunta di Hamsik alla coppia di centrocampisti ha permesso a Inler di giocare più liberamente e di cercare il pallone, e quindi fare il metodista, ruolo a lui più congeniale. Hamsik si preoccupava di andare a mettersi sulla linea dei passaggi degli avversari, e Gargano era il solito rubapalloni. Naturalmente Inler ha dato una mano, ma ha avuto anche modo di giocare di più la sfera. Anzi, il nuovo accorgimento tattico di Mazzarri ha esaltato le notevoli qualità di Hamsik, che è riuscito a inserirsi tra le linee della difesa del Chievo e quindi a sfruttare le ripartenze. Grande velocità da parte dello slovacco, che forse è mancato un po' nell'ultimo passaggio.

    Da cosa ha tratto giovamento, dunque, Inler? Sicuramente dalla posizione, più arretrata rispetto ad Hamsik e a Gargano: di fatto lo svizzero si è messo alle spalle di uno dei due coprendo la difesa ma senza dover inseguire il pallone a causa del miglior filtro. Inler ha così potuto recuperare palla ed eludere facilmente il dirimpettaio di turno (Thereau su tutti nella gara col Chievo) ed è riuscito a impostare l'azione. Positiva, nel complesso, la prova dello svizzero, che come 'metodista' funziona meglio che da interno di centrocampo.

    Certo, qualcosa è mancato: ancora qualche errore di troppo in fase di impostazione, e qualche svarione con un paio di palle perse. Per il resto Inler ha soltanto peccato di eccesso di zelo, quando ad esempio si è scontrato con i compagni di squadra (è accaduto tre volte) per arrivare sul pallone in modo, forse, un po' forsennato. Sicuramente ad Inler, più di tutto, hanno giovato gli applausi del pubblico dopo un paio di ottimi disimpegni e ripartenze veloci. E del resto il buon piede di Inler ha favorito le partenze di Dossena, che si buttava in profondità, e di Lavezzi, che è partito spesso palla al piede.

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