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  • Napolimania:| Hamsik come Zidane?

    Napolimania:| Hamsik come Zidane?

    • Francesca Fortunato

    Vendere Hamsik per mettere in cassaforte quasi 30 milioni di euro e cambiare totalmente il Napoli. Questa la voce che inizia ad alzarsi da alcuni addetti ai lavori e appassionati di calcio. Ma sarebbe giusto? Partendo dal presupposto che se il Napoli vuole diventare realmente grande dovrebbe trattenere in riva al Golfo tutti i suoi campioni, quindi anche Marek, valutiamo l'ipotesi in cui fosse quasi obbligatorio lasciar partire uno degli assi azzurri.

    Effettivamente fra i tre lì davanti (lo slovacco, Lavezzi e Cavani) Hamsik è il più sacrificabile. Un centrocampista dall'innato talento, con qualità indiscutibili e dal piede fino, capace di mettere anche a segno molti gol, ma la coppia d'attacco formata dall'argentino e dall'uruguayano sta convincendo ancora di più, con una vena realizzativa d'altri tempi e tanta fantasia. Rimpiazzare il Pocho sarebbe quasi impossibile: Ezequiel corre velocissimo e fa sempre male alle difese avversarie. Cavani a Napoli si è invece completato unendo alla tecnica un cinismo sotto porta indiscutibile: sicuramente è un po' stanco, ma fa sempre il suo dovere (anche in un pomeriggio nero come quello di Udine ha trovato alcune occasioni da gol). Certo, come Lavezzi anche Hamsik non si discute, ma è lo slovacco è il più più discontinuo. Alterna momenti di grande spettacolo ad un'assenza totale. Quando si vede fa male, dicono tutti, ma se proprio si dovesse scegliere chi lasciar partire forse lui sarebbe il più cedibile tra gli incedibili.

    L'idea di vendere lo slovacco per quasi 30 milioni e reinvestirli non è così assurda. I motivi sono vari, e tra questi c'è anche il fatto che il suo valore potrebbe diminuire, vista l'annata fino ad ora non troppo brillante. Inoltre, è più facile sostituirlo. Vendere Hamsik per acquistare Cassano, per esempio, sarebbe una scelta spettacolare (anche se il suo arrivo non è ben visto da tutti), ma anche prendere Inler e cambiare un po' il modulo azzurro e utilizzare ciò che resta per mettere a punto difesa e centrocampo. Non dimentichiamo che la Juventus scelse di vendere addirittura Zidane, riuscendo ad acquistare campioni del calibro di Buffon, Nedved e Thuram. Il paragone con l'ex bianconero è insostenibile, ma in piccolo il ragionamento può avere alcune similitudini. A volte sacrificare un asso può essere giusto, ma a quel punto non si potrebbe sbagliare il mercato: bisognerebbe 'azzeccare' tutti i colpi e farli fruttare rapidamente.

    Le continue sirene inglesi sono ancora in primo piano, ma sono un po' diminuite. Il match di Liverpool ha spostato i riflettori da Hamsik a Lavezzi. Anche in Italia lo cercano: Juventus e Inter sono sempre dietro la porta, e forse in una delle 'big' troverebbe la tanto attesa continuità. Infatti Marek potrebbe sentire troppo la responsabilità, dividendo solo con altri due compagni tutto il peso dei risultati, in una 'big', invece, avrebbe l'appoggio di altri dieci compagni e non solo due.

    La bellezza di Hamsik sta nella sua purezza: è un bravissimo ragazzo che a volte finisce con l'entrare senza quella cattiveria agonistica necessaria. Risente psicologicamente degli errori che commette, tanto da chiedere sempre scusa ai tifosi, anche se uno come lui non ne ha bisogno perché tutti sanno che mette sempre l'anima in quello che fa. E' uno degli intoccabili, ma se si scegliesse di cambiare strada?


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