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  • Napolimania: il grande spettacolo, il grande rammarico

    Napolimania: il grande spettacolo, il grande rammarico

    La stagione che volge al termine, e che a meno di clamorosi ribaltoni sembra ormai segnata dalla prima alla terza posizione, deve valere il più grande insegnamento possibile: nello sport, e soprattutto nel calcio, lo spettacolo non basta, per quanto meraviglioso sia. Per vincere serve davvero quella sdoganata "cazzimma" alla De Laurentiis. Concretezza mista a furbizia: altrimenti si rischia di finire terzi e ai preliminari di Champions come il Napoli. La squadra più bella e spettacolare del campionato.

    L'ultimo turno ha dato l'impronta decisiva: Juve da scudetto, Roma seconda, Napoli terzo. Dovrebbe andare così, da qui alla fine della stagione: difficile che il Chievo e il Genoa possano in qualche modo interrompere la cavalcata giallorossa, e così gli azzurri di Sarri, che ieri al Torino ne hanno rifilati altri 5, dovranno accontentarsi dei preliminari di Champions. Incredibile ma vero: una squadra che gioca così, che fa impazzire, che a tratti sembra addirittura praticare un altro sport, deve accontentarsi delle briciole? Potrebbe proprio andare così. E la responsabilità non sarebbe di nessuno. O meglio: sarebbe soltanto della cattiva gestione di partite come quelle con Sassuolo (due), Genoa, Palermo e Pescara, cinque pareggi e dieci punti gettati al vento nella maniera più inopinata possibile. Ma tant'è.

    Il Napoli e la Roma, comunque, dovranno lottare fino alla fine: perchè le sorprese non finiscono mai nel calcio. E lo conferma proprio la storia degli azzurri: belli, bellissimi, fantastici ma per il momento destinati ai preliminari di Champions. La storia di questa stagione dovrà insegnare, e tanto: è davvero pazzesco che una squadra come quella diretta magistralmente da Sarri debba concludere la stagione a mani vuote. Senza un trofeo. Senza una finale. Ci pensi il tecnico, ci pensino i giocatori e anche la società: il Napoli ammirato a Torino, e nelle ultime giornate, merita lo scatto decisivo. E non il rammarico della stagione più spettacolare degli ultimi anni.      

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