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  • Napolimania:| Il problema è nella testa

    Napolimania:| Il problema è nella testa

    Dopo appena sette giorni dall'euforica vittoria sulla Juventus, in casa Napoli si sentono di nuovo mugolii e sottili piagnistei. Il pareggio interno contro la Fiorentina, evidentemente, non è piaciuto. Dimenticati in fretta gli elogi sperticati e senza soluzione di continuità, tifosi e addetti ai lavori si chiedono perché il Napoli non decolla, cosa c'è che non funziona.

    Mazzarri, dopo la partita, era nervoso: non tanto per il risultato ma per la reazione della stampa al pareggio. 'Mister, cosa ha sbagliato il Napoli?'. A questa domanda Walter è schizzato, innervosendosi: non possiamo vincerle tutte, è stata questa la sua risposta. Se in effetti il Napoli non ha sbagliato niente, ci si chiede allora perché puntualmente, ad ogni mezzo risultato, arrivano i soliti interrogativi.

    Mercato, mercato e ancora mercato: il popolo napoletano è ossessionato dall'incubo rinforzi. A sollecitare il presidente De Laurentiis è arrivato anche un volantino che chiedeva di intervenire sul mercato. L'infortunio di Grava ha legittimato le istanze di chi sostiene che senza innesti non si farà strada. Non bastano le rassicurazioni della società, del tecnico: i soldi ci sono e qualcosa (o meglio, qualcuno) arriverà. Eppure il mercato è il chiodo fisso, il campanello d'allarme: senza mercato non si va in Champions. In sintesi lo spauracchio è questo.

    Ma il mercato di gennaio è notoriamente conosciuto come 'mercato di riparazione': se questi sono i risultati del Napoli non c'è niente da riparare. Serve puntellare, è vero: ma è sbagliato parlare di mercato e rosa ristretta ad ogni mezzo risultato. Il problema, piuttosto è nella testa: è Mazzarri lo ha spiegato. 'Diamo il massimo solo se diamo il 120%'. In molti leggono in queste parole un elogio alla sua squadra, invece non è così: l'allenatore ha suonato un campanello d'allarme.

    Il nodo è che alcuni giocatori non rendono in egual modo in tutte le sfide. Bisogna aspettare l'avversario blasonato per dare il massimo, e se tutto va bene: altrimenti bisogna prima subire il gol e poi si reagisce. Con le medio-piccole, invece, gli azzurri sono più leziosi, lenti e poco incisivi. Vedi Lavezzi e le sue passeggiate sul prato durante il match con la Fiorentina. Mazzarri si spertica in tutti i modi per cercare di far capire alla squadra che senza testa non si arriva da nessuna parte. Crogiolarsi sui grandi risulati è un grande errore. Il mercato, a questo punto, può passare davvero in secondo piano.

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