Giocare fuori casa è l'arma in più del Napoli di Mazzarri. Chi si ricorda quando le trasferte erano un incubo per i tifosi azzurri? Sicuramente in molti, in quanto questa è storia recente. Basta andare indietro di tre anni, prima dell'avvento di Walter Mazzarri, per notare come il Napoli era reduce da un dato sconcertante: un anno intero senza mai vincere fuori casa. Numeri che oggi è difficile associare alla squadra azzurra, che ha fatto delle prestazioni fuori casa il proprio asso nella manica. Eppure, tra il 2008 e il 2009, le trasferte del Napoli erano diventate quasi un incubo. Un anno solare senza vincere, tante difficoltà a far gol, ma anche a non subirne. Poi arrivò Mazzarri, esattamente tre anni fa, e le cose cambiarono. Anzi, proprio quel successo in rimonta per 3-2 sulla Juventus, quando ancora giocava all'Olimpico, cambiò definitivamente la dimensione della squadra, che passò da formazione indecifrabile fuori casa e dal buon rendimento dentro, in un gruppo che stava cambiando, portando a casa risultati di prestigio anche quando si giocava fuori dal San Paolo.

Mazzarri partì subito forte, ma non fu certo un fuoco di paglia: con il tecnico toscano il Napoli ha intrapreso una marcia decisa, anzi strabiliante: fino all'ultimo match di questo campionato, sono ben 24 le vittorie fuori casa, con 17 pareggi e soltanto 16 sconfitte. Insomma, quasi il doppio dei successi, rispetto ai ko. Numeri prestigiosi, ma non solo: tra i campi che la 'Mazzarri band' ha già sbancato ci sono praticamente tutti quelli più prestigiosi: si parla di Roma, Milano, Genova. Lo stadio di Torino già violato, sì, ma non lo Juventus Stadium: inaugurato poco più di un anno fa, non ha ancora conosciuto sconfitta, almeno in campionato. Quindi un tabù da sfatare, perché in Coppa Italia gli azzurri hanno vinto la finale contro la Juve, ma si trattava di un campo neutro, quello di Roma. E in questa stagione il cammino è più che positivo: tutte vittorie e soltanto un pareggio, 0-0 a Catania.

Gli azzurrri mantengono, quindi, il trend positivo, segnando tanto e subendo poco. Palermo, Sampdoria e Catania hanno mostrato una squadra solida (nonostante il mezzo passo falso in Sicilia). In questi tre anni, del resto, la formazione partenopea si è distinta per il suo contropiede fulminante, situazione che favorisce i partenopei soprattutto fuori casa. Il Napoli continua ad avere la migliore difesa del campionato, con soli tre gol subiti, un primato considerevole anche in Europa. Ma la vera arma è fuori casa: riusciranno gli azzurri ha dare questa 'mazzata', anche psicologica, ai bianconeri? Di certo, vedere crollare il castello dell'imbattibilità potrebbe minare la forza della Juventus, che oltre che tecnica è sicuramente anche caratteriale. Questo sempre tenendo presente che anche un pareggio sarebbe un risultato buono per il Napoli, ma positivo anche perché minerebbe le certezze dei bianconeri.