Senza nemmeno entrare nel merito di Napoli-Bologna (terza sconfitta consecutiva, la seconda di fila in campionato) e facendo finta di dimenticare la mazzata per il calcioscommesse, bisogna capire se questo discorso della Champions League che toglie punti vale per tutti o no. L'esempio è chiaro: il Napoli lo scorso anno ha perso circa 10 punti in campionato a causa della massima competizione europea; punti che sono stati il cruccio di Mazzarri, il quale in questa stagione ha scelto di fare turn over in Europa League pur di non perdere punti in campionato. L'esperimento, seppur barcamenandosi, è riuscito, perché prima della sconfitta con l'Inter il Napoli si ritrovava nei 16esimi di Europa League (con un turno d'anticipo) e con ben nove punti in più in classifica rispetto alla passata stagione. Questo dato positivo tuttavia non è la causa, ma l'effetto della politica del turn over europeo. Oggi, nonostante il Napoli abbia 33 punti dopo 17 giornate (lo scorso anno erano 27) e pur mantenendo il trend col segno 'più' (sono sei punti, non è poco) lascia a desiderare. 

Ogni campionato fa storia a sé, il calcio non è una scienza esatta, dicono certi esperti. E di sicuro l'Europa League non è la Champions, e purtroppo il miglioramento non basta. Qui nasce lo spunto: non basta per cosa? 'Lottiamo per qualcosa di importante', fu De Laurentiis a dirlo per primo, e i suoi giocatori gli hanno fatto eco. Ad un certo punto si pensava davvero che il Napoli potesse lottare per lo scudetto. Ma per quale motivo? La Juventus è sempre stata considerata più forte (quasi di un'altra categoria), ma a fregare Mazzarri, De Laurentiis e tutto il Napoli è stato proprio il 'giochino' dei punti persi in Champions League. Li ha persi il Napoli, li avrebbe dovuti perdere anche la Juventus, giusto? E invece così non è stato. Anzi, i bianconeri hanno anche più punti rispetto allo scorso anno. Quattro in più, miglior attacco e miglior difesa del campionato. La squadra di Conte si avvia verso una marcia trionfale, e ha pure vinto il suo girone europeo.

Qualcuno si era illuso dopo la sconfitta della Juve con l'Inter, ma questo è un altro discorso che Mazzarri dovrebbe capire. Facile dire che i bianconeri lo scorso anno erano 'imbattuti'. Stavolta hanno già perso due volte, eppure hanno più punti. Come mai? Una stagione fa avevano pareggiato molto di più, ma in Serie A conta vincere. E questo dovrebbe saperlo anche l'allenatore del Napoli quando si mette a fare i suoi calcoli. Ma insomma, la Champions questi punti li fa perdere o no? Di certo li fa perdere al Napoli, squadra non all'altezza delle grandi, sia come organico, sia come dirigenza, sia come maturità del gruppo. E del resto, se la società di Agnelli cerca Drogba e il Napoli Floccari non sarà certo un caso. E allora lasciamo stare il discorso dell'anti-Juventus (e qui Mazzarri ha ragione), perchè il club azzurro è in piena lotta con le squadre 'normali': Lazio, Fiorentina, Inter e Milan, che quest'anno pagheranno qualcosa (forse) in attesa di rimettersi a correre quanto prima. Quindi sotto al Vesuvio, oggi, si lotta per il secondo posto (e sarebbe una mezza impresa), un domani chissà: contenti voi, contenti tutti.