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  • Napolimania: la lunga lezione di tedesco

    Napolimania: la lunga lezione di tedesco

    Le grandi imprese delle squadre tedesche hanno portato una ventata di 'germanofilia' in tutta Europa. Per la verità questi grandi exploit arrivano soltanto da due squadre, vale a dire Borussia Dortmund e Bayern Monaco: questi ultimi stanno creando le premesse per diventare davvero il 'nuovo Barcellona', e senza neanche aspettare l'arrivo di Guardiola. Il Borussia, che forse ha cominciato una parabola discendente, può vincere la Champions League, e in cassaforte ha già due campionati. Proprio questa squadra (tra l'altro rinata da un fallimento) ha solleticato la fantasia di De Laurentiis, che vede nel Borussia Dortmund qualcosa di simile al suo Napoli.

    Però, è facile dire 'Facciamo come loro', senza sottolineare che i tedeschi hanno vinto due scudetti e sono in finale di Champions League. Sicuramente è vero che il progetto tecnico dei gialloneri è intrigante, in quanto sono arrivati a grandi livelli senza spendere follie e facendo crescere giovani e giocatori poco considerati nelle precedenti squadre. Il tutto è stato amalgamato da un tecnico emergente come Klopp, sicuramente molto bravo e per certi aspetti 'geniale', considerando il suo particolare modo di fare. Forse anche per questo De Laurentiis sente di avere qualcosa in comune con club tedesco, perché Mazzarri può essere considerato allo stesso modo un allenatore in costante crescita e in grado di tenere saldo un gruppo in grado di fare ottime cose.

    Però Mazzarri ha vinto solo una Coppa Italia, e rispetto a Klopp offre un gioco molto diverso, senza contare la ridotta (per non dire nulla) duttilità tattica e nella scelta dei giocatori, che inevitabilmente condiziona anche l'utilizzo dei calciatori e indirettamente il mercato. Per questo motivo il parallelo che tanto piace al presidente sembra un poco azzardato. De Laurentiis è stato galvanizzato dalla notizia che i due giocatori più forti del Borussia, Goetze e Lewandoski, saranno ceduti proprio al Bayern Monaco, e questa (più o meno) è la politica che sta attuando il Napoli. Peccato però che la squadra azzurra abbia vinto molto, molto meno dei tedeschi e che, tutto sommato, sembra esserci un certo divario tra le due squadre.

    Ma De Laurentiis deve sapere che la vera forza di queste squadre tedesche è l'avere uno stadio di proprietà, che diventa un organico attivo e vitale della squadra che va in campo. Gestione oculata e attenta ai bilanci, con soldi che si autogenerano dalla gestione esclusiva e privata dello stadio: è anche così che si ottengono i successi, ma in Italia (Juventus a parte) c'è ancora parecchio arretramento. Ecco perché il Napoli di strada ne deve fare eccome, e soprattutto deve fare qualcosa di più De Laurentiis. Perché ad esempio il Borussia non sbaglia così tanto sul mercato, e le mille alchimie di Klopp aiutano i calciatori a riscoprirsi e valorizzarsi. Ultimamente, invece, i giocatori azzurri hanno bisogno di cambiare squadra ed andare altrove per dimostrare il loro valore. È il caso di Fernandez o Vargas, ad esempio, ma anche di Cigarini o Ruiz (quest'ultimo ormai perso definitivamente). Ecco perché la crescita del Napoli è ancora lontanissima dal potersi paragonare a quella del Borussia, ma ben venga prendere un buon esempio e seguirlo. A patto che si ammetta che se dovesse andar via Cavani, sarà un po' come ricominciare da capo.

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