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  • Napolimania:| Maggio... a dicembre

    Napolimania:| Maggio... a dicembre

    Sarebbe stato un sacrilegio perdere o pareggiare la partita di ieri contro il Palermo. Il Napoli onestamente ha superato ogni più ottimista aspettativa, mettendo sotto l'avversario, non lasciandogli quasi mai vedere la palla e mandandolo 'in bambola'. I siciliani non sono riusciti a fare tre passaggi consecutivi e, nonostante sia uscito un comunicato ufficiale che recrimina un rigore, la vittoria partenopea ha inviato un chiaro messaggio al campionato: il Napoli c'è. Quel terzo posto al fianco della Juventus ha un gusto particolare, proprio dopo aver battuto una diretta concorrente. I campani ancora una volta chiudono i conti partita allo scadere: questa volta nessuna rimonta, ma se quella denominata 'zona Mazzarri' spesso viene affiancata anche a 'zona Maggio' un motivo ci sarà... In più di un'occasione Christian è riuscito a trovare la zampata vincente allo scadere, basti pensare che la prima vittoria del Napoli targata Mazzarri arrivò proprio così.

    Oggi su Facebook le frasi d'amore per l'esterno destro, ormai completamente uscito dal 'tunnel tenebroso' nel quale sembrava essersi perso, erano tantissime. C'è chi ha paragonato la giornata odierna - forse ispirato anche dal sole che oggi ha fatto capolino in riva al Golfo - al periodo primaverile, scrivendo 'sembra una giornata di Maggio'. C'è ha iniziato ad utilizzare il nome del giocatore per completare frasi categoricamente in napoletano come 'M'aggio 'nnammurat'. E' stata una partita giocata benissimo dal numero 11 azzurro, che lo riporta direttamente tra i protagonisti assoluti di questa squadra. Quando l'arbitro Morganti era in procinto di portare il fischietto alla bocca per decretare il termine del match, gli azzurri si sono resi conto che stavano per aggiudicarsi semplicemente un punto dopo aver dettato tempi e gioco per tutto il tempo della sfida. Così hanno messo il turbo per sfruttare ogni millesimo di secondo possibile. C'è chi stava per abbandonare lo stadio, ma non i tifosi del Napoli, non chi ricordava dettagliatamente quanto avvenuto a Cagliari, non chi ha in mente le rimonte partenopee.

    Ha fatto bene chi è rimasto incollato al seggiolino o seduto sul divano con gli occhi attaccati alla partita. Ha fatto bene Cavani a provarci, e Maggio a catapultarsi in scivolata su quel pallone che stava rotolando fuori dalla porta: il suo corpo si è praticamente schiantato sul destino e il suo piede ha gettato in rete il gol vittoria. In quel momento si è sentito uno dei più forti boati degli ultimi anni, il San Paolo è esploso. C'è stata una gioia contagiosa che ha fatto scivolare sul viso le lacrime dagli occhi di chi era quasi abbattuto per essere vicino al pareggio, per aver perso due punti dalla Juventus, per veder allontanarsi il treno delle prime. Con quel gol è accaduto qualcosa di magico, e dopo migliaia di tiri in porta andati male, calci d'angolo non sfruttati e un possesso palla infinito, è bastato un guizzo per agguantare una vittoria che servirà anche per il morale. L'abbraccio della squadra, il calore del pubblico: tutto ricorda i bei tempi, tutto continua a far sognare. 

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