Napolimania: mettiamo fine a questa dittatura
E ancora la "presa" di Torino con quell'1-3 che spianò la strada al primo scudetto azzurro. Sono solo gocce rispetto alla marea di trionfi juventini, ma il Napoli è stato attaccato ai bianconeri più spesso di quanto si pensi. Il 2-3 dell'era Mazzarri non significò nulla per lo scudetto, ma dimostrò come il Napoli ha il coraggio e la sfrontatezza di provare ad osare contro la squadra più forte. Ci riuscì Diego, per due volte, a rivoluzionare gli equilibri. Mise fine alla dittatura delle squadre strisciate. Ora ci riprova Gonzalo Higuain: lui è un po' il Careca dell'epoca.
I valori si sono invertiti. 30 anni fa c'era un grande "dieci" e un "nove" che gli faceva da spalla. Oggi le cose sono al contrario. Ma non cambia la voglia di Napoli, di una città intera, di sovvertire questa dittatura bianconera. Tornare a far vincere i colori, cancellando almeno per una volta il nero (e il bianco) dal tricolore. Può essere la volta giusta: la rivoluzione Napoli ha il volto del "Che" Sarri. Cuore di sinistra, sguardo impavido e incazzatura da vendere. E che sia la volta buona. È il popolo che lo chiede.