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Napolimania:| Non è squadra da 'Gran Riserva'

Napolimania:| Non è squadra da 'Gran Riserva'

  • Giovanni Scotto

Per fortuna l'arbitro non ha fatto danni in Juventus-Napoli, e questa già è una notizia. Ma i polveroni di polemiche si sono alzati lo stesso. Nonostante non ci fossero spunti tecnici sui quali fare discussioni, ci hanno pensato i soliti imbecilli a far parlare di sé. Ancora cori razzisti, striscioni fuori luogo, e poi accuse, settori dello stadio danneggiati, e dulcis in fundo un servizio giornalistico di stampo razzista (e parecchio stupido). Insomma, proprio non si riesce a non alimentare polemiche: e pensare che ci si mette anche il giudice sportivo Tosel, che - mai discreto nei confronti dei tifosi azzurri - stavolta si supera infliggendo una multa molto più alta ai partenopei che agli juventini. Eppure i tifosi provenienti da Napoli erano in assoluta minoranza e sono stati oggetto dei tanto discussi cori.

Il campo è stato invece molto più sintetico ed essenziale. Partita in sostanziale equilibrio: il Napoli è riuscito a vincere in quanto a possesso palla allo Juventus Stadium (come mai nessuno prima d'ora), ma è stata una soddisfazione decisamente fine a se stessa. Tanto gioco in orizzontale, sterile, e senza pungere la difesa bianconera. Mai come questa volta si è sentita la mancanza di Lavezzi, che in questo genere di partite poteva creare qualche soluzione coi i suoi slanci e le incursioni palla al piede. Invece la Juventus si è messa tranquillamente schierata, facendo quadrato attorno a Pirlo e Marchisio senza concedere spazi. Non a caso il vero pericolo (l'incrocio dei pali colpito da Cavani) è arrivato su calcio da fermo. A questo punto per risolvere la partita ci voleva qualche soluzione dalla panchina, e qui si è marcata la vera differenza tra le due squadre.

Mentre Conte ha il lusso di avere giocatori come Caceres e la sorpresa Pogba, il Napoli deve accontentarsi di elementi arrivati per sopperire alle situazioni quando richiesto, ma di certo non in grado di poter fare la differenza, e quindi cambiare la partita. Ecco perché la sola ipotesi da considerare era quella di Insigne, ma Mazzarri non dava l'impressione di voler spingere in attacco, in quanto lo 0-0 era un risultato giusto e più che positivo. Conte, quindi, ha indovinato i cambi, mettendo dentro un campioncino come Caceres che ha subito risolto il match. La replica immediata di Pogba è stata bella quanto fortunata. A quanto pare è la panchina a fare la differenza: la Gran Riserva di Conte non è paragonabile alle alternative di Mazzarri, che possono andar bene per un turn over qualsiasi o per le emergenze, ma di certo non per risolvere le partite.

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