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  • Napolimania: per fortuna c'è Marek

    Napolimania: per fortuna c'è Marek

    Gioisce, ma getta ombre Walter Mazzarri. L’allenatore azzurro celebra il suo Napoli, ma lancia segnali inquietanti dopo il secondo posto matematico. Invece quasi un anno fa alzava al cielo la Coppa Italia, stavolta si 'accontenta' di un secondo posto che rende felici come un piccolo scudetto, ma che soprattutto riporta il Napoli in Champions League dopo un anno di piccolo 'purgatorio' in Europa League, la 'cugina minore'. Però, stavolta invece di sollevare la Coppa, il capitano si è divertito ad alzare il tabellone elettronico con la scritta '0-3', a simboleggiare la vittoria contro i felsinei. Una gioia che è esplosa negli spogliatoi, dove gli azzurri hanno festeggiato a suon di champagne e cori: non mancava nessuno, c’era anche De Laurentiis.

    Cavani, Mazzarri, quanti misteri: per fortuna c'è Marek Hamsik. Potete pure chiamarlo re degli assist, ma lui se la cava benissimo anche con i gol. Non è un caso se Marek Hamsik, assieme a Totti, è l’unico giocatore della Serie A ad essere andato in doppia cifra sia con i gol che con gli assist. L’oro di Napoli, viene chiamato. Ma anche l’unico dei grandi azzurri a non fare il misterioso sul suo futuro: azzurro fino in fondo, dalla testa ai piedi. Hamsik dimostra orgoglio da vendere anche quando, pur gioendo per la Champions diretta acquisita matematicamente, ammette di avere un pizzico di rammarico per le tante occasioni perse. Occasioni che, chissà, avrebbero potuto portare il Napoli a quel confronto diretto del 1 marzo con possibilità diverse. Ma Hamsik non si ferma qui: invece di celebrare il secondo posto, fa un pizzico di autocritica ('Abbiamo perso troppi punti'), ma cerca anche di mandare un messaggio preciso a Mazzarri e Cavani: 'Si parla di un loro addio, lo sappiamo. Il calcio è questo. Però qui abbiamo un grande progetto'. Parole chiare, e ai tifosi piace sentire uno dei loro idoli che parla senza fare misteri e in modo chiaro di cosa accadrà domani. Lo slovacco torna al gol dopo un periodo di digiuno, e apre le danze in quella che è la vittoria di Bologna, che contemporaneamente restituisce al Napoli la dignità dopo una serie di pesanti sconfitte coi felsinei, e dall’altro certifica e mette nell’ambra il secondo posto. Il record di punti nel campionato a 20 squadre è già nella cassaforte, ma ora Hamsik e il Napoli hanno un sogno: quello di superare anche quota 75 e battere il record di punti della squadra che faceva sognare una città intera, quella di Maradona capitano.

    Ma il tempo della gioia durerà poco: è vero che ci sono due partite per cercare altri sei punti e fare un grande finale di stagione. Ma va bene la soddisfazione di battere il record della squadra di Maradona, tuttavia ora che il risultato è messo in cassaforte arriva la curva più pericolosa, e perché no, quella con l’angolo buio. Cavani e Mazzarri rappresentano due macigni pronti a piombare con forza sulla testa dei tifosi partenopei. Inutile dire che si può 'sopravvivere' senza l’allenatore e il grande attaccante. L’eventuale addio dei due protagonisti non è scritto, ma i segnali sono inquietanti, anche perché sia l’allenatore che l’attaccante sembrano voler manifestare la voglia di cambiar aria. Problemi di stimoli e di natura personale per Mazzarri, mentre Cavani sogna di fare il grande salto di qualità approdando in una grande squadra di livello internazionale. Eppure, come lo stesso Hamsik ha fatto capire, il progetto c’è anche a Napoli, e il fatto di giocare la Champions partendo dalla fase a gironi è sicuramente un’assicurazione importante. Mal che vada, il Napoli rimarrà nella grande Europa almeno fino a dicembre. Ci sono tutte le carte in regola per una stagione trionfante.

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