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  • Napolimania:| Perché il turn over non va

    Napolimania:| Perché il turn over non va

    Ma perché Mazzarri è così nervoso? Nonostante la sconfitta col Catania, gli azzurri hanno soltanto un punto in meno rispetto allo scorso anno. Ci sono dei limiti e dei problemi in questo periodo, è innegabile. Ma vedere l'allenatore azzurro così teso dispiace. Prima il silenzio stampa, poi le polemiche del dopo Catania. Mazzarri odia sentirsi definire un lamentoso, eppure vederlo così a terra e polemico su tutto (arbitri, stampa, nazionali) fa riflettere. Questo turn over non sta andando bene: la colpa non è dell'allenatore, ma delle contingenze. L'obiettivo della società azzurra è portare il numero dei titolari a 13-14. E' già stato difficile arrivare a 11 giocatori di grande livello, e con Inler e (forse) Britos si è arrivati a questo obiettivo. Quest'estate, la società ha provato a prendere almeno altri quattro elementi di pari valore dei 'titolarissimi'. Chi sono? L'arrivo di Britos rende Aronica una riserva perfetta in difesa. Come vice Campagnaro il prescelto dovrebbe essere Grava, che in due anni ha fatto benissimo. A centrocampo la prima alternativa è Dzemaili, che difatti si sta inserendo bene negli schemi. Poi c'è Donadel, che è un calciatore su cui Mazzarri puntava molto. In avanti, Goran Pandev era un'alternativa all'altezza dei titolari.

    Ebbene, di questi calciatori Mazzarri ne può utilizzare soltanto uno, Dzemaili: non avere Grava, Britos, Donadel e Pandev in pratica vanifica il mercato azzurro. Ragion per cui l'allenatore deve andare a pescare tra le 'scommesse' estive, vale a dire giovani come Fideleff e Fernandez, oppure riciclare elementi come Santana, fuori ruolo. Senza contare che Chavez e Lucarelli (quest'ultimo fortemente voluto da Mazzarri) sono ufficialmente due oggetti misteriosi. E va detto che non si capisce bene cosa abbia Grava, che si allena regolarmente ma non viene convocato. E visto che ci siamo, aggiungiamoci un certo Leandro Rinaudo, che magari con questa penuria di difensori poteva fare comodo. O no? Mazzarri però fa ugualmente turn over, e fa bene perché deve risparmiare i suoi giocatori per prevenire infortuni. Purtroppo, quando non puoi presentare le prime alternative, ma le seconde o addirittura le terze, è possibile che questi giocatori non siano all'altezza dei titolari. E infatti non lo sono. Almeno adesso. E si perde. Si perde troppo. Certo, Mazzarri poteva risparmiarsi di lasciare Dzemaili in panchina a Catania, ma se il tecnico ha fatto questa scelta ci sarà stato pure un motivo preciso. Lo svizzero, magari, non è ancora al top della condizione. 

    Tuttavia Mazzarri dovrebbe anche capire che attirarsi tutte le critiche su di sé e difendere la squadra vuol dire anche assumersi le colpe di qualche errore. Facciamo due esempi: a Catania si è visto che, almeno al momento, Fernandez ha difficoltà a giocare come terzo di difesa a destra. Mentre quando nel secondo tempo è stato messo nella difesa a quattro, al fianco di Cannavaro, ha giocato molto meglio. Il ragazzo si sente più tranquillo con un partner a suo fianco che gli copre lo spazio alle sue spalle. Ecco, perché allora non cominciare subito con la difesa a quattro per aiutare Fernandez? Inserire insieme quest'ultimo e Fideleff contemporaneamente nella difesa a tre è stato forse rischioso: piuttosto si poteva chiedere ad Aronica l'ennesimo sacrificio, magari facendolo giocare solo un tempo, il primo. Sempre a Catania, quando Dzemaili è entrato, la squadra ha trovato più equilibrio, segno che forse lo svizzero poteva partire titolare. E questo è un altro punto: perché Mazzarri non prova il turn over al contrario? Far riposare i 'titolarissimi' per poi ritrovarsi in dieci nella ripresa costringe la squadra a fare dei cambi, ma soprattutto a correre di più per compensare l'inferiorità e recuperare il risultato. Tant'è che i vari Lavezzi &Co. hanno speso tanto.

    Magari si potrebbe cominciare con i titolari, vedere come va la partita (Il Napoli poteva anche chiudere il primo tempo 2-0) e poi fare qualche cambio, sulla scorta di uno o due gol di vantaggio. Il turn over di Mazzarri, dunque, non funziona perché i veri ricambi non ci sono: in attesa che Grava, Britos, Donadel e Pandev recuperino, i cambi saranno sempre un salto nel buio. Infine, un'altra considerazione. Il Napoli ormai è una squadra d'alto rango: lotta per le prime posizioni, è in corsa in Champions, ed è normale che abbia tanti giocatori in Nazionale. Mazzarri invece già maledice la futura sosta, considerando le partenze dei nazionali (sono ben nove), e si lamenta di poter allenare soltanto 'cinque-sei giocatori' (esagerato!). Eppure questi sono problemi che sono all'ordine del giorno di tutte le grandi. Ma non si sente mai Ferguson o Allegri lamentarsi delle partenze dei nazionali, oppure del fatto che si gioca ogni tre giorni. Questi allenatori fanno delle considerazioni, ma la prendono con filosofia. Del resto i vari nazionali, e soprattutto i sudamericani, tengono moltissimo alle loro rappresentative, e sentire che c'è tanto fastidio intorno alle loro convocazioni non li rende certo felici. Sarebbe bello non sentire più Mazzarri dare la colpa a questi 'problemi'. Crescere vuol dire anche questo.

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