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  • Napolimania:| Il vero valore aggiunto

    Napolimania:| Il vero valore aggiunto

    Tenori, tenori... ma non ci sono solo quelli. Il Napoli che non molla niente e che non prende gol da cinque partite deve molto alle seconde linee: non volendo, Walter Mazzarri ha coniato un neologismo fantastico: 'titolarissimi'. Con questo termine l'allenatore del Napoli intende chiamare i giocatori che lui ritiene non solo inamovibili, ma anche determinanti per tutta la squadra. Il mito dei 'titolarissimi' si è diffuso anche lontano da Napoli, e questo termine viene utilizzato anche da qualche giornalista che segue altre squadre. Una volta appurato il concetto di 'titolarissimi', sarebbe sbagliato non considerare tutti quei 'titolari' che sono dietro agli intoccabili del Napoli.

    Tecnicamente sarebbero delle seconde scelte, perché partono dalla panchina, ma in realtà sono dei valori aggiunti che in molte occasioni sono già stati decisivi in questa stagione. Il simbolo del titolare diventato titolarissimo è sicuramente Juan Camilo Zuniga: da riserva di Maggio si è adattato con fatica a sinistra, ma dopo un lungo indottrinamento ha praticamente preso lui il posto da titolare assieme a Dossena. Anzi, gli ultimi numeri penalizzano l'italiano, che è partito meno volte dal primo minuto. Zuniga è un punto di riferimento per Mazzarri e per tutto il Napoli, e in questa stagione ha trovato di nuovo il gol nella festa col Genoa, finita 6-1.

    Dietro il suo caso c'è quello di Pandev: anche lui, che piaccia o no, è una riserva nelle gerarchie stabilitesi all'interno dello spogliatoio. Eppure il macedone si è ritagliato un ruolo da assoluto protagonista: assist e gol ogni qualvolta è stato chiamato in causa. L'ex interista non ha mai fatto sentire l'assenza di Cavani o di Lavezzi, quando sono mancati, tornando a risplendere di luce propria soprattutto in occasione della gara contro la Juve. Però Pandev si è dovuto fermare quando Mazzarri ha scelto Dzemaili come vice Hamsik. E lo svizzero è un altro simbolo dei titolari che stanno dando una grande mano.

    Con ben tre assist e due gol (mai così in serie A), Dzemaili si sta dimostrando un'assoluta certezza, coronata dalla splendida prestazione contro l'Inter di domenica scorsa. Ma i titolari dietro ai titolarissimi si stanno facendo valere anche in difesa e tra i pali. Ha dovuto aspettare un po', ma Antonio Rosati è riuscito a debuttare, lasciando la sua porta inviolata nel 3-0 di Firenze. L'ex portiere del Lecce ha fatto bene anche in Coppa Italia e quindi dietro De Sanctis ci sono altre due mani sicure. Benissimo ha fatto Britos: dopo un lungo stop per infortunio l'uruguaiano si è inserito soltanto in questo 2012.

    Per ora è la riserva di Aronica, ma il gol al Chievo e una serie di prestazioni autoritarie lo rendono l’ennesima garanzia per Mazzarri, che lo volle fortemente dal Bologna. A Britos si è aggiunto anche Gianluca Grava: ripescato forse un po' tardi, il difensore casertano oggi rappresenta la prima alternativa a Campagnaro. Il Napoli spera di aver trovato un altro rinforzo, uno che ha ampiamente dimostrato il suo attaccamento nei confronti della maglia azzurra. E una menzione la merita anche Fernandez: ha giocato poco e si è distinto meno, ma la doppietta segnata in casa del Bayern Monaco fa ben sperare per il futuro. L'argentino aspetta ancora una nuova chance.

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