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  • Napolimania:| Sì al turn over. Anzi, no

    Napolimania:| Sì al turn over. Anzi, no

    Mazzarri vuol dire fiducia. In quattro parole si può riassumere la decisione che l'allenatore del Napoli ha preso in vista della sfida di domenica contro il Brescia. L'indicazione è arrivata dall'allenamento del giovedì: gli azzurri sono scesi in campo con un certo ritardo. Motivo? La lunga riunione tecnica tra i calciatori e Mazzarri: nessuno sa cosa si siano detti, ma da ciò che si è visto in campo subito dopo si riesce a intuire di cosa si è discusso. Mazzarri, appena cominciato l'allenamento, ha subito distribuito le pettorine, che sono rimaste addosso ai giocatori fino all'inizio della 'partitella' in famiglia.

    Nessuno stravolgimento nella formazione, nessun cambio: la sola novità è quella di Mascara in luogo di Lavezzi. Per il resto niente di inedito: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena, Mascara, Hamsik e Cavani. Questa la formazione provata da Mazzarri e candidata ad essere quella titolare domenica. Sono stati messe de parte le ipotesi relative alla stanchezza di qualche giocatore, o un rinnovo del turn over. Niente da fare, quindi, per Ruiz, Yebda, Zuniga e Lucarelli.

    Eppure, fino a mercoledì, le sensazioni erano diverse. Mazzarri aveva lasciato intuire che avrebbe messo qualcuno fuori per farlo riposare. Perché i calciatori del Napoli stanno pagando qualcosa dal punto di vista fisico, e lo ha ammesso anche capitan Cannavaro. Stanchi sì, ma in campo ci vanno i soliti. E allora cosa è successo? Probabilmente in quella lunga riunone Mazzarri ha visto nei giocatori sconfitti con onore a Vila Real e poi bastonati a Milano i famosi 'occhi della tigre', di stalloniana memoria. Voglia di riscatto, quindi, orgoglio da parte di quei calciatori che volenti o dolenti sono finiti nell'occhio del ciclone.

    Ecco che i programmi cambiano: ora Mazzarri punta tutto sulla voglia di riscatto della sua squadra. Il turn over, per ora, è solo rimandato. Ma resta plausibile l'ipotesi di un ballottaggio tra Mascara e Zuniga e tra Aronica e Ruiz. Mazzarri cambia strategia e punta sull'orgoglio ferito, sulle famose reazioni che il Napoli ha avuto sempre fino ad ora. Mai era capitato di soccombere per due volte di fila, e l'allenatore toscano scommette ancora sui suoi ragazzi. Le dita saranno incrociate, perché col Brescia servirà anche fortuna. E chissà se questa scelta non sia un segnale: che in questa squadra, oltre ai 'titolarissimi', ci sia ben poco. E questo con buona pace per il mercato di gennaio.

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