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  • Napolimania:| Resistere fino al 20 maggio

    Napolimania:| Resistere fino al 20 maggio

    E adesso? Il San Paolo accompagna l'uscita del Napoli dal terreno di gioco a suon di fischi. Probabilmente mai così tanti nell'era Mazzarri. All'allenatore toscano non piace che la gente contesti la squadra prima della fine della partita, ma ieri era davvero difficile aspettare il triplice fischio. Deludente la prestazione degli azzurri, i fischi sono arrivati per tutti. Qualcuno in più lo ha preso Walter Gargano, che sostituito da Mazzarri è uscito tra il rumoreggiare dei tifosi. Ovviamente l'uruguaiano non ha fatto una piega, ma sua moglie Miska su Twitter ha espresso tutta la sua amarezza: 'Che delusione che siete', messaggio riferito ai sotenitori azzurri che hanno fischiato il marito. La delusione si taglia a fette: Edinson Cavani è l'immagine di questo Napoli che non ce la fa più.

    L'uruguaiano, che insegue il suo record di 26 gol della scorsa stagione (ora è a quota 20), è rimasto di nuovo a secco. Ci ha provato a fare qualcosa: un po' di aiuto in difesa, spesso quando non era il caso di sopperire a difetti dei compagni di reparto. Poi un bel calcio di punizione che Consigli ha sventato con una grandissima parata. Dopodiché, praticamente, più nulla. Il Matador è visibilmente stanco: lo dicono i numeri. Nelle ultime tre partite soltanto tre tiri in porta per l'uomo migliore dell'attacco partenopeo. L'uruguaiano paga le tantissime partite giocate con grande intensità: ora sembra poco lucido, così come anche Lavezzi, che parte bene e poi finisce col perdersi, nonostante il nono gol (un record).

    Peccato per Pandev, espulso quando sembrava voler guidare i compagni nel tentativo di recuperare il risultato. Ma il macedone ha pagato il nervosismo, e forse la frustrazione, con quell'ingenuo calcetto che gli è costato il cartellino rosso. Da quel momento il Napoli è sparito, ed ha cominciato a soffrire rischiando anche di prendere il quarto gol. Lo scatenato Schelotto ha messo gli azzurri in grande difficoltà: l'argentino ha furoreggiato prima sulla fascia, poi in mezzo al campo. Dzemaili nella posizione di Maggio ha avuto fatica a contenere l'ex Denis, mentre Schelotto ha dato più di un grattacapo sia a Campagnaro che Dossena. E a proposito di difesa, le prestazioni dell'ex Sampdoria e di Grava non sono state positive. Mazzarri ha dovuto reinventare la formazione, con un modulo forse ardito nello schierare tre difensori, Hamsik più i tre attaccanti.

    Campagnaro ha forse pagato lo spostamento a sinistra, e anche Dzemaili ha patito molto sulla fascia in fase di contentimento. Ma adesso il pericolo maggiore è l'appagamento: il Napoli, attualmente sesto in classifica, non ha motivo di preoccuparsi. L'Europa League è già in tasca, quindi si rischia di trascurare definitivamente il campionato in attesa della finale di Coppa Italia. Il terzo posto ormai è andato, davvero difficile sperare in un clamoroso quanto imprevedibile reinserimento nella corsa. Anche se i numeri potrebbero dar ragione ai partenopei, è meglio non farsi illusioni. Già domenica la sfida contro il Lecce sarà difficile, perchè i salentini hanno vinto ancora e quindi domenica potrebbero davvero giocarsi la salvezza. Mazzarri farà di tutto per spronare la sua squadra e cercare di chiudere il campionato nel migliore dei modi, ma arrivare al 20 maggio con la serenità giusta sarà la vera conquista di questo Napoli.

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