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  • Nesta su Pirlo:|'La Juve ha speso bene'

    Nesta su Pirlo:|'La Juve ha speso bene'

    ercasi compagno di stanza. Alessandro Nesta, ha idea di come rimpiazzare il suo amico Pirlo?
    «Farò una grande selezione per capire chi merita il suo posto letto».

    Che tipo di giocatore si è messa in casa la Juventus?
    «È uno degli ultimi geni del calcio rimasti. Soldi spesi bene. Sembra che dorma, invece è un uomo spogliatoio e umanamente vale dieci. L'amicizia nel calcio esiste e noi siamo molto legati, dispiace vederlo andare via, ma è giusto che ognuno segua la sua strada».

    Lascia un Milan che ha aperto un nuovo ciclo.
    «Sembra proprio di sì. Questo scudetto è stato bellissimo perché siamo sempre stati in testa, ma...».


    Ma?
    «Ma io se devo scegliere preferisco la Champions League. Ne ho già vinte due, magari ne arriva un'altra».

    Ha firmato un altro anno di contratto con il Milan.
    «Esatto e non intendo fermarmi. Ho perso un anno per via della schiena e voglio recuperarlo. E se non sarà qui al Milan andrò all'estero».

    Progetti per il futuro?
    «E chi lo sa. Mi piacerebbe fare l'allenatore ma mi rendo conto che non è un ruolo tagliato per me. Sono troppo attaccato a mia moglie e ai miei due figli. Non sopporterei di fargli fare in continuazione le valigie e sradicarli dal loro ambiente».

    Il suo compagno di squadra Cassano, invece, ha sempre le valigie pronte...
    «Antonio si è integrato alla grande nel Milan e non ha mai sgarrato non vedo perché dovrebbe andarsene».

    Perché teme di non giocare. Consigli?
    «Il Milan è un punto di arrivo non di partenza. Una volta che sei riuscito a farti prendere, devi essere bravo a sfruttare l'occasione senza aver paura della concorrenza. Se te ne vai da qui fai di sicuro un passo indietro».

    I meriti di Allegri per questo scudetto?
    «Tanti. Ha fatto un gran lavoro, ha dimostrato carattere, ha messo idee nuove e soprattutto non ha guardato in faccia a nessuno».

    Quest'anno una difesa bunker, con Leonardo la banda del buco: eppure gli uomini sono gli stessi.
    «Ma quale banda del buco! La verità è che con Leo giocavamo con 4 attaccanti e c'è gente che è cresciuta in maniera sorprendente. L'Abate di oggi è venti volte più forte».

    E quanto è cresciuto Thiago Silva?
    «È un gigante, può diventare un mito come Maldini e Cannavaro. Leonardo me l'affidò dicendo: parlargli tanto e stagli vicino. Dopo la prima partita ho spiegato a Leo: guarda che questo non ne ha bisogno».

    Thiago dice che lei in campo parla come una radio.
    «L'ho già ribaltato per questa frase, ma se non capisce neppure l'italiano...».

    A proposito di Leonardo: professionista o traditore?
    «Io avrei fatto la stessa scelta, quando ti ricapita un'occasione così? Poteva vincere lo scudetto l'Inter, doveva rifiutare?».

    Per Gattuso, invece, Leonardo è un uomo di m...
    «Sono affari suoi. Ognuno fa le sue scelte».

    Ibrahimovic: un problema o un'arma in più?
    «È un personaggio che si fa sentire nello spogliatoio perché non vuol mai perdere e gli altri gli vanno dietro. Ha preso tre giornate di squalifica per una mezza parola. In campo se ne sentono di peggio».

    Le manca Mourinho?
    «Non mi manca ma non mi dava neppure fastidio. Tante delle sue provocazioni servivano a fare scena e impressionavano soprattutto voi. Tutti i giocatori, invece, ne parlano un gran bene».

    L'immagine più divertente della stagione.
    «Oddo che fa il giro di campo sulla pista dell'Olimpico a fine partita. Ci vogliono gli attributi e l'ha fatto pure gratis!».

    La Nazionale l'ha fatta soffrire spesso.
    «Mi sono chiesto più volte se esistesse una maledizione su di me, ora non me lo chiedo più. Tanti invidiano la mia carriera e i miei trofei. Vorrà dire che ai miei nipoti spiegherò che i filmati delle ultime partite del Mondiale 2006 sono andati distrutti in un incendio».

    Ultimo atto a Udine: Lotito vi chiede di fare il vostro dovere.
    «Stia sereno, non andiamo a fare una scampagnata. Io ho già fatto perdere lo scudetto all'Inter all'ultima giornata. Pensi la Lazio a fare il suo dovere».


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