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  • Next Gen: McAndrew, Robinson e Baker parlano a CM

    Next Gen: McAndrew, Robinson e Baker parlano a CM

    • Matteo Palmigiano
    L'Aston Villa vince la seconda edizione della Next Generation Series, battendo in finale il Chelsea per 2-0 allo Stadio Sinigaglia di Como. Calciomercato.com, a fine partita, ha intervistato alcuni protagonisti delle due squadre.
     
    Il primo ad aver risposto alle nostre domande è Tony McAndrew, allenatore dei Villans: 
     
    "Vincere una competizione come la Nextgen è davvero fantastico. Nei primi minuti abbiamo faticato un po', ma poi siamo venuti fuori e abbiamo giocato alla grande. Cosa ho detto ai ragazzi a fine primo tempo? Semplicemente, di non aver paura. Robinson e Watkins? Sono stati entrambi fondamentali per la vittoria. Ringrazio tantissimo l'allenatore della prima squadra Paul Lambert di essere venuto a vedere i miei giocatori all'opera. Ieri pomeriggio era in panchina contro il Liverpool, ma nonostante questo ha fatto di tutto per esserci. Per i ragazzi è stato fantastico ricevere i suoi complimenti a fine partita".
     
    Tra gli intervistati, c'è anche Callum Robinson (attaccante, 1995), uno dei migliori per l'Aston Villa. Queste le sue parole:
     
    "Vincere la Nextgen è il massimo. In questo torneo giocano i migliori club d'Europa: Barcellona, Paris Saint Germain, Chelsea, Arsenal... Sono al settimo cielo. Giocare a questo livello ti permette di crescere tantissimo. Non era facile per me sostituire Michael Drennan, - miglior marcatore dei Villans con 6 reti - ma penso di essermi comportato bene. Chi seguo con maggiore attenzione della prima squadra? Direi Gaby Agbonlahor: è senz'altro l'attaccante a cui assomiglio di più per caratteristiche".
     
    Per il Chelsea, vi riportiamo le dichiarazione di Lewis Baker (centrocampista, 1995), premiato come migliore giocatore del torneo:
     
    "Mi fa piacere aver vinto il premio di miglior giocatore, ma sono, più che altro, dispiaciuto per la sconfitta di oggi, è un vero peccato. Se assomiglio a Frank Lampard? Senza alcun dubbio, lo seguo con grande attenzione. Probabilmente, mi paragonano a lui perché segno abbastanza gol, nonostante sia un centrocampista. Posso giocare in più posizioni e questo senz'altro mi aiuta. Quando esordirò in prima squadra? Non lo so, devo ancora lavorare molto. Il calcio italiano? Mi piace, ogni tanto guardo Milan e Inter".

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