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  • Neymar, genio e sregolatezza

    Neymar, genio e sregolatezza

    • Giovanni Battista Terenziani

    Le grandi doti del 21enne talento brasiliano Neymar sono ormai conclamate e sotto gli occhi di tutti, ma il ragazzo, appena acquistato dal Barcellona, in campo talvolta adotta comportamenti che infastidiscono parecchio i giocatori e i tifosi avversari.

    Neymar ha tutte le caratteristiche per diventare un super campione nel mondo del calcio. Può occupare qualsiasi posizione nel reparto avanzato. È ambidestro. È agile, scattante, rapido, veloce e, nonostante non sia un gigante, è abile nel colpo di testa. La sua tecnica è sublime come il suo tiro, il suo dribbling e i suoi calci piazzati. Spesso trova la via della rete. È davvero completo e praticamente è un fenomeno. A dimostrazione di tutto vi è la cifra spesa dal Barcellona per vestirlo di blaugrana: 57 milioni di euro e l’entusiasmo che ha fatto da contorno alla suo passaggio al club catalano. È già titolare, bomber e punto fermo della nazionale carioca guidata da Felipe Scolari. Nell’attuale Confederations Cup, che si sta disputando proprio in Brasile, è il migliore marcatore della ‘Selecao’ con 3 reti in 4 gare. Primato che divide con il suo compagno di reparto Fred.  

    A soli 21 anni ha già vinto, tra gli altri trofei, 3 campionati paulisti, la Coppa Libertadores, il premio come migliore calciatore sudamericano 2011, il titolo di capocannoniere della Libertadores e del campionato Paulista. Insomma un autentico portento. Il ragazzo, però, in campo talvolta eccede in comportamenti esagerati che infastidiscono giocatori e tifosi avversari. Basti vedere cosa è successo ieri nella semifinale di Confederetions Cup vinta dal Brasile contro l’Uruguay. Neymar ha avuto una vivace e non troppo edificante discussione con Gonzalez ed è stato autore di una plateale simulazione dopo un presunto colpo subito da Gargano, tanto che Il capitano della ‘Celeste’ Lugano  al termine della sfida di ieri l’ha apostrofato duramente invitando a porre attenzione sulle sue simulazioni.

    Anche sabato scorso contro l’Italia il giovane talento verdeoro era stato protagonista di comportamenti non troppo emblematici. Insomma in campo il ragazzo dovrebbe cercare di controllarsi maggiormente. Certi atteggiamenti potrebbero creargli una cattiva reputazione che certo non gli gioverebbe. È comprensibile che il suo fisico esile possa non aiutarlo nel rimanere ancorato a terra con i contatti duri che i giocatori sono costretti a subire durante le partite, ma certe cadute appaiono davvero un po’ esagerate, quasi teatrali. È capibile che un fenomeno del suo calibro possa subire davvero tanti brutti interventi durante una sfida e che ciò possa innervosirlo parecchio e portarlo ad avere certe reazioni, ma sta nell’essere campioni anche il non superare certi limiti. In Europa, poi, l’attenzione mediatica è davvero molto elevata, le pressioni sono tante e taluni comportamenti rischiano di essere pericolosi per chi li tiene. Neymar, poi, sarà modello di molti bambini e giovani calciatori che in campo cercheranno di imitare le sue gesta, questa è una delle principali responsabilità che il campione carioca dovrà avere. Insomma la giovane età è dalla sua parte per potere ‘migliorare’ anche queste sfumature e divenire a tutti gli effetti un numero uno

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