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  • Neymar non è come Ibra e Sanchez: via da stella, ora sfida il 'maestro' Messi

    Neymar non è come Ibra e Sanchez: via da stella, ora sfida il 'maestro' Messi

    • Federico Albrizio
    Il colpo del secolo: il passaggio di Neymar Jr. dal Barcellona al Paris Saint-Germain segna a suo modo la storia. Prima ancora che sia il campo a dare un responso tecnico c'è il fattore economico, ma non solo: il trasferimento segna il punto di svolta nella carriera di Neymar, che si allontana definitivamente dalla strada tracciata dall'idolo e maestro Lionel Messi.

    'CANNIBALIZZATI' - Un'ombra ingombrante quella della Pulce: nessuno in blaugrana può essere una vera stella, tutto a Barcellona ruota attorno a Messi. Tanti lo hanno imparato sulla propria pelle, campioni arrivati in Catalogna per diventare leader e usciti invece con le ossa rotte dalla convivenza con il cannibale Leo. Su tutti Zlatan Ibrahimovic, nueve per il quale il Barça ha speso tanto e sacrificato anche Eto'o: la sua luce è stata oscurata da quella del piccolo argentino, è bastato un anno per capire di non avere speranze e per cambiare aria passando al Milan e poi al PSG, scelte rivelatesi poi azzeccate per la carriera dello svedese. E che dire di Alexis Sanchez? Tutti lo volevano, il Barcellona lo ha soffiato a Inter e Juventus per completare il tridente con Messi e Villa. Tre anni, l'arrivo di Neymar ha dato il colpo di grazia: tritato anche il cileno, che tre anni fa ha accettato la corte dell'Arsenal con il quale è riuscito rilanciarsi. Da lì un altro tridente tutto sudamericano, la MSN creatasi con l'innesto di Luis Suarez: ora anche questo trio fantascientifico si è sciolto, ma guai a chiamarla fuga di Neymar.

    L'ALLIEVO SFIDA IL MAESTRO - Messi è sì un'ombra ingombrante, ma anche un'ombra in grado di mettere al riparo dalle critiche: se si prende gli onori della vittoria, si assume anche l'onere nelle sconfitte e il peso dei fallimenti blaugrana cade soprattutto sulle sue spalle. Allontanarsi vuol dire anche, metaforicamente, 'staccare le rotelle laterali dalla bicicletta' e imparare a pedalare da solo. Neymar è già uno dei migliori tre giocatori al mondo, ma per superare i due mostri Cristiano Ronaldo e Messi c'era un solo modo: lasciare il nido, lasciare una realtà che lo vede come uno dei protagonisti al fianco di Messi e diventare il perno di un nuovo progetto vincente tutto suo, trasformare il PSG in una realtà che possa essere una rivale temibile per Real Madrid e Barça. Lo ha detto lo stesso O'Ney nella conferenza stampa di presentazione a Parigi: ambizione, voler tagliare nuovi traguardi, di squadra e personali. Lontano dall'amico, dall'idolo, dal maestro: Neymar ha gridato la propria indipendenza, ora è pronto a sfidarlo e perché no, anche a superarlo.

    @Albri_Fede90

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