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  • Neymar-PSG: l'acquisto più costoso di sempre parte del piano geopolitico del Qatar

    Neymar-PSG: l'acquisto più costoso di sempre parte del piano geopolitico del Qatar

    L'affare Neymar supera decisamente i semplici confini del calciomercato. Una operazione che tra il costo del cartellino (222 milioni), le tasse al fisco spagnolo (circa 80 milioni) e il contratto del calciatore (in tutto 300 milioni lordi) raggiunge i 600 milioni, cifre assolutamente fuori mercato. Numeri e danari alla portata di pochi, anzi pochissimi; tra quelli che possono permetterselo c'è sicuramente il proprietario del PSG Nasser Al-Khelaifi. Ma dietro questa operazione di mercato, secondo quanto sostiene il Fatto Quotidiano, ci può essere un piano ben più ampio, che mischia ambizioni calcistiche con quelle politiche.

    IL PIANO DEL QATAR - Il piano del PSG per evadere i paletti del Fair Play Finanziario è quello di assumere Neymar come testimonial dei Mondiali del 2022, che si disputeranno proprio in Qatar. Pagato 300 milioni, Neymar può così auto-comprarsi il cartellino dal Barcellona, essendo poi libero di firmare per il PSG. Un colpo del genere non mette sotto i riflettori solo Neymar, ma anche il Qatar, che dà un'ulteriore prova della propria forza economica. Si tratterebbe infatti di una mossa in una più ampia operazione per rispondere all'isolamento forzato che, negli ultimi tempi, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi, Bahrein e Yemen hanno attuato contro lo stato del Golfo persico, reo a loro dire di supportare il terrorismo internazionale. Il Qatar, con questo gesto, sembra voler rinnovare e riconfermare la forza della famiglia reale, tanto da permettersi di mettere in piedi, con relativa facilità, l'acquisto più costoso del mercato. Una "conquista silenziosa" la chiama il giornale: gli emiri di Doha hanno quote in banche, multinazionali, club sportivi, hotel di lusso, compagnie aeree e costruzione di moschee. Per fare dei nomi, le quote sono di società come la Barclays, Credit Suisse, il centro commerciale londinese Harrods, e ancora Wolkswagen, Airbus e Sainsbury. E infine parte dell'hotel di Milano Gallia e dell'Westin Excelsior di Roma. Il Qatar ha anche investito 25 milioni di euro per la costruzione di 43 nuove moschee in Italia. Il calcio si fonde con la politica nel piano del Qatar. 

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